Allattare il proprio bambino è un diritto. In Italia nessuna legge lo vieta, ma spesso e volentieri allattare al seno in un luogo pubblico è ancora visto come un tabù e non è raro che alle mamme in procinto di farlo in un luogo pubblico venga chiesto di coprirsi o di spostarsi altrove.
È un tabù più diffuso di quanto non si creda, tant’è che sono sempre più numerose le iniziative lanciate per promuovere l'allattamento al seno. Una tra le più recenti e originali arriva dall’Argentina, nello specifico dalla squadra di calcio femminile Racing club che ha voluto realizzare delle magliette per consentire alle mamme di allattare al seno anche sugli spalti dello stadio.
Forse non c'era bisogno di una maglia con i colori della squadra, ma dietro questa operazione è chiara l'intenzione di combattere questa resistenza a un atto che è naturale e che non deve essere considerato oltraggioso in alcun modo. Quindi ben venga l'iniziativa del Racing club che ha coinvolto la designer Lidia Navarro per la realizzazione della maglietta.
"È stata una sfida trovare una maglietta che potesse adattarsi all’allattamento al seno e che permetta in modo pratico e veloce di posizionare il bambino sul seno – ha commentato la designer -. Sono molto orgogliosa di questo lavoro e spero che abbia una grande portata nel futuro".
Come tutte le altre magliette per allattare al seno già in commercio, anche questa "speciale" T-shirt da mamme tifose ha un’apertura posizionata all’altezza del petto, composta da due strati sovrapposti per liberare il seno della mamma senza renderlo visibile, consentendo quindi di allattare con la massima discrezione.
Allattare il proprio bambino è un gesto intimo, pertanto dovrebbe essere già nell'intenzione della madre nel farlo in modo naturale, senza spettacolarizzarlo. Così facendo, nessuno ne sarebbe "infastidito" e non ci sarebbe motivo per considerarlo un tabù. In ogni caso, plauso alla società calcistica che comunque ha avuto una buona idea.