In Italia c’è ancora bisogno di ricordare che non si deve portare via nulla dalle spiagge

Come ogni anno in spiaggia alcune persone si comportano in maniera egoista. Prendono il sole, fanno il bagno e quando è tempo di tornare a casa si portano via di tutto: spiaggia, sassi, conchiglie. Chi più ne ha più ne metta.
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Francesco Castagna 18 Luglio 2022

Bisogna essere chiari e dire le cose come stanno una volta per tutte: portarsi via sabbia, sassi, conchiglie o qualsiasi cosa che appartiene alla spiaggia non è un regalo, è un furto.

Purtroppo per la difficoltà di poter tracciare chi compie questi gesti egoistici non siamo abituati a considerarlo come un qualcosa di grave, in realtà si tratta di un enorme danno ambientale.

Se moltiplicassimo l'azione del singolo per ogni turista che ogni anno si reca in vacanza nelle spiagge italiane ne uscirebbe un bilancio preoccupante.

Vengono chiamati "ladri di sabbia", ma in realtà dietro questa definizione si nasconde un educazione ambientale inesistente. Ciò porta il turista a non curarsi degli effetti che provoca con un semplice gesto, perché di fatto non li conosce.

Tra questi esiste anche chi lo fa consapevolmente, perché spesso li rivende o li usa come oggetti per abbellire casa.

Una soluzione per scoraggiare questi ultimi da comportarsi così potrebbe essere smettere di acquistare oggetti del genere. Sostituire le conchiglie con dei disegni che ricordino il mare o la sabbia con delle stoffe di color blu o celeste.

Nel 2021 la regione Sardegna si è impegnata insieme all'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli nella campagna di sensibilizzazione "Portala nel cuore". Evidentemente questo appello non è bastato per fermare i furti. I cittadini sardi non hanno fatto in tempo a vedere i primi turisti, che il fenomeno della razzia era già in atto. Questa pratica è vietata, se non lo sapevi, dalla Legge Regionale 16/2017, che prevede una sanzione amministrativa da 500 a 3.000 euro.

Nei giorni scorsi è successo di nuovo. Un 50enne è stato fermato dalla Guardia di Finanza grazie a un controllo sul peso del bagaglio. Un sacco dal peso di 1,6. Dentro, un centinaio di sassi provenienti dall'Isola Rossa, a nord della Sardegna. Il "bottino" stava per lasciare il porto di Olbia per arrivare in traghetto a Livorno.

L'uomo ha affermato di non essere a conoscenza del divieto di prelievo dei ciotoli. A prescindere o meno da quanto sia vera questa informazione, che un gesto del genere porti a un impoverimento del territorio è un dato di fatto anche in assenza di sanzioni. L'ISPRA infatti segnala che in questi anni "le superfici in cui il degrado è aumentato sono circa 34.000 km2, superando l’11% del territorio nazionale".