In Italia non ci sono ancora leggi che vietano la presenza Pfas all’interno dei prodotti

In Francia è stata approvata una legge che vieta l’utilizzo di Pfas nel processo di produzione, in Italia siamo ancora fermi a due leggi che invece segnalano e monitorano la presenza di queste sostanze dannose per salute e ambiente nelle acque.
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Mattia Giangaspero 11 Aprile 2024

Qualche giorno fa ti avevamo raccontato di come la Francia avesse approvato una legge per vietare la produzione e la vendita di prodotti non essenziali contenenti PFAS. Il disegno di legge proposto dal deputato ecologista Nicholas Thierry è stato approvato in Parlamento con 187 voti a favore (di più schieramenti politici) e 5 contrari.

Questo ci ha fatto riflettere ancora su quanto anche l'Italia dovrebbe fare per evitare la produzione di prodotti contenenti Pfas. Allora abbiamo cercato se all'interno del panorama politico-legislativo fosse presente un decreto o disegno di legge che riguardava proprio le  Sostanze di Perfluoro Alchiliche (Pfas). 

Siamo riusciti a trovare due diverse leggi a riguardo. La prima è del 2015 e fa riferimento a uno studio condotto dal Cnr, e completato nel 2013, sul rischio ambientale e sanitario associato alla contaminazione da PFAS nei principali bacini italiani.

Con il decreto legislativo 13 ottobre 2015 n.172, di recepimento della direttiva 2013/39/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, il nostro Paese introdusse, per la prima volta, gli standard di qualità ambientale (SQA) per i 5 PFAS più diffusi nell’ambiente. La seconda legge, sempre recepita dopo la direttiva europea (questa volta la 2020/2184), è stata approvata di recente, nel 2023 e stabilisce i limiti per la presenza di PFAS nelle acque potabili, con particolare attenzione alla somma di 24 diverse sostanze PFAS e al totale delle sostanze classificate come PFAS.

Le due leggi italiane però non risolvono i problemi sollevati, ovvero la presenza di Pfas nei prodotti e aggiungiamo che non risolvono i problemi neanche per quanto riguarda la contaminazione delle acque potabili, di quelle sotterranee o di quelle dei bacini.

Infatti in un episodio di Contro Natura abbiamo fatto un viaggio tra il Veneto e la Lombardia, perché in queste regioni è stata riscontrata una grande contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche nelle acque destinate a uso umano, con impatti negativi sulla salute dei cittadini. Questa però è un'altra storia e se ti interessa approfondirla puoi vedere il reportage realizzato qui: "PFAS in Veneto e Lombardia, la storia di un’eredità tossica nel sangue delle persone"

Ora torniamo a noi. In Italia come detto non esistono ancora leggi che vietano la presenza di Pfas e dopo quanto accaduto il 4 aprile 2024 in Francia sarebbe ora anche di approvare uno stop alla loro presenza anche nel nostro Paese.

Fonte | Mase.gov