Lo Jnana yoga è un tipo di yoga, basato essenzialmente una profonda indagine sulla natura del sé. Per praticarlo bisogna usare il corpo, ma anche la mente per comprendere e scoprire la verità dietro i propri sentimenti. Secondo lo Jnana yoga, accettare semplicemente l'insegnamento dogmatico non è sufficiente e, come tale, i praticanti devono cercare una conoscenza esperienziale del Divino, coscienza universale o Verità assoluta. In questo senso, lo Jnana yoga va oltre l’intelletto e richiede che la mente sia razionale e aperta.
Jnana yoga è una delle quattro scuole classiche di yoga, insieme a Bhakti (devozione), Karma (azione) e Raja (meditazione), ciascuna delle quali offre un percorso verso moksha (liberazione spirituale) e autorealizzazione. Dal sanscrito "conoscenza" o "saggezza", Jnana è il percorso intellettuale delle Scritture e dello studio individuale, considerato uno dei mezzi più diretti e allo stesso tempo impegnativi di sviluppo spirituale.
Il concetto di Jnana yoga è stato descritto per la prima volta nella Bhagavad Gita, un antico testo indù che si concentra sulla liberazione dalla sofferenza. Sebbene lo Jnana yoga implichi lo studio progressivo delle scritture, non è esclusivamente teorico, poiché comprende la conoscenza pratica ed esperienziale che deriva dall'addestramento alla meditazione.
Il percorso dello Jnana yoga fu promulgato da Adi Shankaracharya, un filosofo indiano che consolidò la dottrina dell'Advaita Vedanta intorno al 700 d.C. I suoi commenti ai testi vedici come le Upanishad e la Bhagavad Gita stabilirono lo Jnana yoga come un importante mezzo di autorealizzazione.
I principi fondamentali dello Jnana yoga sono quattro e sono conosciuti come Sadhana Chatushtaya (i Quattro Pilastri della Conoscenza):
Non si pratica Jnana Yoga per un beneficio personale fine a se stesso, ma per migliorare indirettamente la vita e le relazioni con gli altri. Serve infatti per riconoscere le frustrazioni della nostra quotidianità, i talenti degli altri o per renderci conto che siamo felici quando possiamo condividere le piccole gioie. Inoltre, questo yoga aiuta ad affrontare con coraggio ogni aspetto di te, rabbia e gelosia incluse, in modo da smettere di giudicare tratti simili in amici o estranei.
Dopo aver studiato e praticato con successo i quattro pilastri, sei considerato pronto per iniziare le tre pratiche fondamentali del Jnana Yoga. Questi insegnamenti Upanishadici includono sravana o “udito”, manana o “riflessione” e nididhyasana o “meditazione” e conducono all'Atma-Sakshatkara o alla realizzazione diretta.
Per iniziare devi:
Dopo aver seguito i passaggi sopra menzionati, medita per tutto il tempo in cui ti senti a tuo agio. Termina questa sessione con il processo di palming. Ciò comporta lo sfregamento vigoroso dei palmi delle mani. Una volta tiepidi, appoggiateli sugli occhi chiusi per qualche secondo. Rimuovi i palmi delle mani e apri delicatamente gli occhi.