La battaglia ambientalista di Skye, una bambina gallese di 10 anni che lotta contro i gadget di plastica nelle riviste

La petizione lanciata da Skye Neville ha ricevuto migliaia di firme e l’attenzione sia degli editori sia delle istituzioni britanniche: un’altra storia che dimostra come anche (e soprattutto) i giovani possono fare la differenza sul futuro del pianeta.
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Gianluca Cedolin 2 Aprile 2021

Negli ultimi anni, con l'incredibile storia di Greta Thunberg ma non solo, le principali spinte al cambiamento a livello ambientale stanno arrivando dai giovani. Dai giovanissimi, a volte, come nel caso di Skye Neville, una bambina gallese di dieci anni che si sta battendo per far eliminare i gadget di plastica dalle riviste per bambini. La sua battaglia ha catturato l'attenzione di media e istituzioni locali e internazionali e ha iniziato a far agire alcune compagnie editoriali. La sua storia dimostra ancora una volta quanto avesse ragione proprio Greta Thunberg quando diceva «You're never too small to make a difference» (non sei mai troppo piccolo per fare la differenza).

Skye, proveniente da una cittadina del Galles affacciata sul mare, dallo scorso novembre ha iniziato a protestare contro la plastica prodotta (e sprecata) dalle riviste per bambini che amava leggere, come The Week Junior, Eco Kids Planet o Horrible Histories. Per questo, la giovane attivista ha deciso di scrivere alle redazioni dei magazine e ha lanciato anche una petizione su Change.org: «Sono molto preoccupata per l'incredibile quantitativo di plastica che viene ancora prodotto e gettato via, inquinando gli oceani e l'ambiente. Per questo voglio che gli editori di magazine e fumetti inizino a interessarsi davvero all'ambiente e la smettano di dare gadget di plastica con le loro pubblicazioni», si leggeva nelle sue motivazioni.

Come ha spiegato Skye al Guardian, che ha raccontato la sua storia, «voglio solo leggere le riviste, non voglio e non ho bisogno di giocattoli di plastica scadenti con cui o si gioca per pochi minuti, o si rompono subito e poi vengono gettati via. I regali che i magazine offrono dovrebbero essere sostenibili ed etici, per proteggere il pianeta per noi e le future generazioni». Ancora una volta, le bambine e i bambini si sono dimostrati attenti come non lo sono gli adulti. I primi risultati si stanno vedendo: la Waitrose, una linea di supermercati, ha deciso di smettere di vendere magazine che contengono giochi usa e getta, dando credito a Skye per l'ispirazione. La sua petizione ha ricevuto migliaia di firme e nel parlamento locale una deputata ha presentato una mozione per chiedere al governo britannico di incoraggiare gli editori a rendere i magazine maggiormente attenti all'ambiente.