La centrale nucleare di Zaporizhzhia è in pericolo? Il CNR: “Un incidente bellico potrebbe condurre al rilascio di sostanze radioattive”

Il 21 marzo 2024 si tiene il 1° summit sull’energia nucleare è un modo per parlare del suo impiego nella transizione e nel rafforzamento della sicurezza energetica.
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Francesco Castagna 21 Marzo 2024

Ucraina, 21 marzo 2024, mentre a Bruxelles si riunisce per la prima volta il vertice sull'energia nucleare, co-presieduto dal Primo Ministro belga Alexander De Croo e dal Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, rimane un tema prioritario mentre il conflitto russo-ucraino continua a tenere il mondo con il fiato sospeso. Le preoccupazioni riguardano anche l'AIEA, che ha già fatto sapere di voler essere l'unico intermediario tra i due Stati, per non vanificare gli sforzi volti a rendere sicuro l'impianto e garantire la sua stabilità.

Il summit era stato annunciato il 13 dicembre 2023, nel corso della Cop28 a Dubai, quando il leader belga Alexander De Croo, e quello francese, Emmanuel Macron, avevano fatto un annuncio storico: per la prima volta il vertice rappresenterà l'incontro di più alto livello finora svoltosi esclusivamente sul tema dell'energia nucleare. Il summit infatti segue la scia della storica decisione di includere l'energia nucleare nel Global Stocktake, concordato alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28).

Così i leader di tutto il mondo si riuniranno per parlare dell'importanza dell'energia nucleare e del suo ruolo nella decarbonizzazione delle economie globali e nel rafforzamento della sicurezza energetica. In questa occasione gli Stati potranno "condividere la loro visione sul ruolo chiave dell'energia nucleare nel raggiungimento dello zero netto e nella promozione dello sviluppo sostenibile, compresi i piani nazionali per sfruttarne appieno il potenziale", come emerge dal sito dell'AIEA.

Tra i temi trattati durante l'evento, come anticipato, ci sarà anche la sicurezza energetica. L'obiettivo è trovare soluzioni concrete per rafforzare la sicurezza globale e prevenire futuri incidenti. Di questo l'AIEA se ne sta occupando in prima linea anche per garantire la sicurezza della centrale di Zaporizhzhia.

La domanda che ci siamo posti quindi è: esiste un rischio effettivo legato al conflitto russo-ucraino? Ne abbiamo parlato con Marco Lauteri, Dirigente di Ricerca del CNR-IRET.

Qual è il ruolo della IAEA nella mediazione trai due Paesi in conflitto?

L’AIEA è l’organismo internazionale delle Nazioni Unite per la cooperazione in materia nucleare, deputato a supportare l’uso sicuro e pacifico delle tecnologie nucleari. Su queste prerogative, l’unità di crisi dell’Agenzia è coinvolta fin dagli inizi del conflitto nel monitoraggio delle condizioni di sicurezza per la
centrale. Questo prevede il coinvolgimento di un team di esperti della AIEA in loco. L’ultimo rapporto
rilasciato dall’Agenzia al riguardo è del 15 Marzo scorso. Si riferisci di scontri sempre in corso in prossimità degli impianti, con notevoli rischi per la sicurezza della centrale.

Cosa potrebbe provocare una catastrofe ambientale nella centrale di Zaporizhzhia?

Rafael Grossi Direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) delle Nazioni Unite ha avvertito che la più grande centrale nucleare d'Europa in Ucraina è "completamente fuori controllo" e ha lanciato un appello urgente alla Russia e all'Ucraina per consentire rapidamente agli esperti di visitare l’esteso complesso per stabilizzare la situazione ed evitare un incidente nucleare.

Grossi, inoltre, ha dichiarato in un'intervista all'Associated Press che la situazione sta diventando
ogni giorno più pericolosa nell'impianto di Zaporizhzhia nella città sud-orientale di Enerhodar, che le truppe russe hanno sequestrato all'inizio di marzo, subito dopo la loro invasione dell'Ucraina il 24 febbraio 2022.

"Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato nell'impianto", ha detto "La posta in gioco è
estremamente seria, estremamente grave e pericolosa". Grossi ha citato molte violazioni della sicurezza dell'impianto, aggiungendo che si trova "in un luogo in cui è in corso una guerra attiva", vicino al territorio controllato dai russi.

Che ruolo hanno i radionuclidi e perché vanno tenuti sotto osservazione?

La dispersione in atmosfera, sui suoli e nelle falde acquifere di radionuclidi di varia natura comporterebbe la contaminazione degli ambienti e delle reti trofiche naturali così come di quelle alimentari. Le radiazioni ionizzanti sia dirette che indirette, in forma di nuclei, protoni, neutroni, elettroni, positroni e radiazioni elettromagnetiche ad alta energia, a lato della persistente contaminazione di vaste aree, sarebbe atteso causare una larga serie di gravi patologie agli esseri viventi, uomo incluso, a causa dei danni biologici causati dal bombardamento ionizzante cui fossero esposti i tessuti viventi. Un disastro che tutti ci auguriamo possa essere evitato.

In che modo si "rende sicura" una centrale nucleare come quella di Zaporizhzhia?

La strategia è stata individuata dall'AIEA e presentata in audizione il 30 maggio del 2023 dal Direttore Generale, Rafael Grossi: "Ho identificato i seguenti principi concreti per contribuire a garantire la sicurezza nucleare e la protezione della Centrale nucleare di Zaporizhzha (ZNPP) al fine di prevenire un incidente nucleare e garantire l'integrità dell'impianto. Ritengo che questi impegni siano essenziali per evitare il pericolo di un incidente catastrofico":

  • Non dovrebbero esserci attacchi di alcun tipo da o contro l'impianto, in particolare contro i reattori, lo stoccaggio del combustibile esaurito, altre infrastrutture critiche o il personale;
  • La ZNPP non deve essere utilizzata come deposito o base per armi pesanti (ad es. lanciarazzi multipli, sistemi di artiglieria e munizioni e carri armati) o personale militare che potrebbe essere utilizzato per un attacco dall'impianto;
  • L'alimentazione esterna all'impianto non deve essere messa a rischio. A tal fine, dovrebbero essere compiuti tutti gli sforzi per garantire che l'energia elettrica esterna rimanga disponibile e sicura in ogni momento;
  • Tutte le strutture, i sistemi e i componenti essenziali per il funzionamento sicuro della ZNPP dovrebbero essere protetti da attacchi o atti di sabotaggio;
  • Non dovrebbe essere intrapresa alcuna azione che comprometta questi principi.

Risultano evidenti, sulla base di questo drammatico audit della AIEA, quanto siano precarie le condizioni di sicurezza attuali della ZNPP. In particolare, ogni incidente o atto bellico, deliberatamente o
involontariamente capace di compromettere il complesso dei sistemi di sicurezza interni ed esterni della
centrale, potrebbe condurre al rilascio in ambiente di sostanze radioattive. Questo comporterebbe
contaminazioni potenzialmente anche su larga scala, con impatti sulla sicurezza ambientale e civile di
grande portata.