La dieta per i calcoli renali: cibi e bevande ammessi e da evitare

Contrariamente a quello che potresti aver sentito dire, la chiave della dieta contro i calcoli renali non è l’eliminazione del calcio. Scopri quali accorgimenti potresti dover adottare per evitare le fastidiosissime coliche scatenate da queste formazioni!
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Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista
23 Maggio 2022 * ultima modifica il 13/01/2024

Sono la causa di coliche estremamente dolorose e non è raro che portino a correre al pronto soccorso in cerca di una soluzione più efficace dei normali antidolorifici da banco. In tanti ne abbiamo sofferto almeno una volta nella vita e, purtroppo, rischiamo di andare incontro a delle recidive. Perché, purtroppo, i calcoli renali possono tornare, e perché le recidive portano con loro il rischio di ritrovarci alle prese con complicazioni anche serie.

I cibi e le bevande che consumiamo ogni giorno sono fondamentali per contrastare la comparsa di questi depositi, simili a pietre di dimensioni anche ragguardevoli, che possono ostruire le vie urinarie. Alcuni possono ridurre il rischio di calcoli renali, altri possono aumentarlo. La dieta ideale dipende anche dal tipo di calcoli con cui hai a che fare. Per questo è fondamentale rivolgerti a un nutrizionista per ricevere delle indicazioni personalizzate: solo in questo modo potrai essere sicuro di escludere cibi e bevande che possono aumentare i rischi per i tuoi reni e di includere, invece, quelli che possono aiutarti a tenere alla larga i calcoli. Ecco quali sono i suggerimenti che potresti ricevere.

Bevi acqua in abbondanza

Se è vero che non esiste una dieta universale contro i calcoli renali, lo è altrettanto che con qualunque tipo di calcolo tu abbia a che fare devi assolutamente bere acqua in abbondanza. E non c'è cura che tenga: nessun farmaco potrà essere efficace se la sua assunzione non è associata a un consumo adeguato di acqua.

Infatti bere abbastanza permette di diluire le urine e, quindi, di ridurre la concentrazione di tutte le sostanze che possono contribuire alla formazione dei calcoli renali. La raccomandazione generale è di bere tanto da consentire una produzione di urine pari a 2-2,5 litri al giorno, ma nel caso dei reni associati a una concentrazione eccessiva di cistina è raccomandata una produzione ancora più elevata (almeno 3 litri al giorno). Fai attenzione soprattutto quando sudi molto: i classici 2-2,5 litri di acqua al giorno potrebbero non essere sufficienti a produrre altrettanta urina! Ricorda anche che la disidratazione è dietro l'angolo anche durante l'inverno. Insomma, non sottovalutare mai l'importanza di bere durante tutta la giornata.

Puoi bere tranquillamente l'acqua del rubinetto. Se, invece, bevi quella imbottigliata, preferisci le acque ricche di bicarbonato (almeno 1500 mg/L) non calciche. Non c'è bisogno di scendere eccessivamente con i livelli di calcio, anzi, potrebbe essere controproducente. Infatti da un lato il tuo organismo potrebbe andare a recuperare il calcio che non ricava da bevande e alimenti dalle ossa, indebolendole, dall'altro un ridotto apporto di calcio per via alimentare potrebbe aumentare l'assorbimento degli ossalati presenti nel cibo. Questi ultimi, se troppo concentrati, sono uno dei fattori che promuovono la formazione di calcoli renali. Per questo non c'è bisogno di mettere al bando il calcio; piuttosto, evita le acque che ne contengono più di 150 mg/L.

Scegli le bevande giuste

Per quanto riguarda le altre bevande, il succo d'arancia può essere un alleato contro i calcoli renali per via del suo contenuto elevato di acido citrico; meglio però prepararlo fresco anziché comprarlo pronto al consumo, per evitare la presenza di conservanti (come l'acido ascorbico) che possono promuovere l'effetto contrario rispetto a quello desiderato. Inoltre, il consumo del frutto intero resta preferibile rispetto a quello del frutto. Insomma, quando è possibile è meglio preferire un'arancia al suo succo.

Gli infusi di frutta e di erbe possono essere consumati liberamente, mentre a livello teorico tè e caffè potrebbero creare dei problemi. Tutto dipende dalla varietà, dalla coltivazione e dalla preparazione, che influenzano i livelli di ossalati al loro interno. Nonostante ciò, sia tè sia caffè sono stati associati a una riduzione del rischio di calcoli, probabilmente perché favoriscono la diuresi. Per questo la soluzione è scendere a un compromesso, consumandoli in quantità non eccessive.

Meglio invece evitare le bevande zuccherate (soprattutto se contengono acido fosforico) e gli alcolici e fare attenzione ai succhi di frutta e di verdura (per esempio di rabarbaro o di barbabietola), perché potrebbero apportare quantità elevate di ossalati.

Non esagerare con le proteine

Un consumo elevato di proteine può far diminuire il pH delle urine e, di conseguenza, i livelli di calcio al loro interno. Viceversa, può limitare l'escrezione di citrato, che è invece associata a una riduzione del rischio di calcoli. Per questo è fondamentale non superare le attuali indicazioni secondo cui l'apporto quotidiano di proteine dovrebbe essere pari a 1 grammo per kg di peso corporeo (o 1,1 nel caso degli anziani); eventualmente, potrebbe essere utile scendere a 0,8 grammi per kg di peso corporeo al giorno: parlane con il tuo nutrizionista.

Mangia frutta e verdura

Le informazioni a disposizione suggeriscono che ancor più dell'apporto quotidiano di proteine sia importante il bilancio tra la loro assunzione e il consumo di frutta e verdura. Infatti queste ultime possono far aumentare il pH delle urine e i livelli di citrato al loro interno, contrastando così gli effetti indesiderati delle proteine. Largo quindi a frutta e verdura con, però, qualche accorgimento. In particolare, è bene fare attenzione al consumo di quelle ricche di ossalati, come gli spinaci, l'acetosella, il rabarbaro, le biete, la patata dolce, l'ocra, le olive verdi, i mirtilli, il kiwi e i fichi.

Far bollire le verdure in acqua riduce significativamente i livelli di ossalati. D'altra parte, può portare anche alla perdita di nutrienti desiderabili. Un buon compromesso può essere abbinare quelle ricche di ossalati, come gli spinaci, a una fonte di calcio, come il formaggio. In questo caso è possibile evitare di stracuocere la verdura limitando l'assorbimento intestinale degli ossalati con la presenza di calcio nello stesso pasto.

Il calcio non deve essere eliminato dalla dieta contro i calcoli renali. Piuttosto, è bene assumerne una dose quotidiana equilibrata, compresa tra 1.000 e 1.200 mg.

Calibra gli altri cibi ricchi di ossalati

Oltre alla frutta e alla verdura citata, altri cibi ricchi di ossalati sono:

  • la soia
  • i fagioli
  • i fagiolini
  • l'amaranto
  • la quinoa
  • il grano saraceno
  • il frumento integrale e la sua crusca
  • il sesamo
  • le mandorle
  • le nocciole
  • i pistacchi
  • il cacao
  • la radice di liquirizia
  • il pepe nero
  • il prezzemolo

Chiedi al tuo nutrizionista come inserirli nella tua alimentazione per prevenire i calcoli!

Riduci il sale

Infine, ti potrebbe essere raccomandato anche di ridurre il sale, perché può favorire i calcoli promuovendo l'aumento del calcio delle urine. Ricorda: per cucinare ne basta un pizzico, meglio se nella sua forma iodata!

Laureata in Scienze Biologiche con un dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari, ha lavorato nel campo della ricerca fino al 2009 altro…
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