La Francia pagherà 20 milioni di multa per l’inquinamento: qualità dell’aria troppo bassa in diverse città

Il Consiglio di Stato francese ha sanzionato il Paese con due nuove multe da 10 milioni di euro ciascuna per non avere rispettato l’impegno di migliorare la qualità dell’aria nelle principali città. Particolarmente a rischio Parigi, Lione, Tolosa e Marsiglia.
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Martina Alfieri 24 Ottobre 2022

Gli sforzi della Francia per abbassare i livelli di inquinamento non sono sufficienti. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato francese, infliggendo al Paese due nuove sanzioni da 10 milioni di euro ciascuna. Già cinque anni fa il Consiglio di Stato, alla luce degli impegni condivisi a livello europeo, aveva ordinato al governo di ridurre i livelli di biossido di azoto e di polveri sottili. I progressi, però, vanno a rilento e non sono bastati a migliorare la qualità dell’aria in particolare in città come Parigi, Lione, Tolosa e Marsiglia.

Non è la prima volta che una multa dovuta all'inquinamento colpisce la casse francesi: già nel 2021 sempre il Consiglio di Stato – organo con il compito di proteggere le libertà e i diritti fondamentali delle persone, difendere l‘interesse generale, sorvegliare la qualità della pubblica amministrazione – aveva costretto il governo a sborsare altri 10 milioni sempre a causa della pessima qualità dell’aria.

"Ad oggi, le misure intraprese dallo Stato non garantiscono un miglioramento della qualità dell'aria tale da rispettare le soglie di inquinamento nel più breve tempo possibile", dichiara il Consiglio di Stato nel comunicato che annuncia le due nuove multe record.

Ogni sanzione da 10 milioni di euro corrisponde a un semestre di ritardo nel raggiungimento degli obiettivi assunti in Europa; la somma ricavata dalle sanzioni verrà devoluta alle associazioni ambientaliste che hanno messo in luce la gravità della situazione dell’inquinamento, chiedendo di contrastare la crisi climatica.

Si stima che in Francia l’inquinamento atmosferico causi la morte prematura di oltre 40.000 persone ogni anno, che diventano 400.000 se considera il totale dell’Europa. E se guardiamo all'Italia, purtroppo, lo scenario non è migliore: sarebbero circa 50.000 le morti premature dovute all’inquinamento nel nostre Paese, e proprio la scorsa primavera siamo stati condannati dalla Corte di Giustizia europea per avere superato sistematicamente, dal 2010 in avanti, i limiti di emissioni inquinanti.