
Nell’aprile del 1986, un errore umano durante un test di sicurezza causò una violenta esplosione, trasformando il sito di Chernobyl in uno dei luoghi più pericolosi della storia. Oggi l’area compresa entro i 30 km dal luogo dell’esplosione viene chiamata “zona di esclusione”. In questa zona non si può vivere, né circolare o lavorare senza autorizzazione. I tecnici che sorvegliano l’impianto possono lavorare solo 5 ore al giorno e sono obbligati a prendersi 15 giorni di pausa ogni mese, oltre a essere sottoposti a test medici.
Ma cosa c’è a Chernobyl oggi?
Nelle settimane successive all’esplosione, fu costruito un sarcofago di cemento per contenere tutto il reattore 4, per seppellire le circa 200 tonnellate di materiale radioattivo e contenere, almeno temporaneamente, i danni di un disastro nucleare che minacciava l’intero continente. I cittadini di Pripyat e Chernobyl, i vicini di casa della centrale, dovettero abbandonare ogni cosa in fretta e furia e mentre il mondo veniva informato di uno dei peggiori incidenti nucleari della storia, le due località divennero città fantasma, un posto dove la morte si poteva letteralmente respirare.
Nel 2016, quel contenitore logoro per via delle radiazioni, è stato sostituito e l’impianto nucleare distrutto è stato coperto da un'enorme struttura ad arco. La copertura d’acciaio, chiamata New Safe Confinement, pesa 36mila tonnellate e dovrebbe preservare le scorie radioattive da un’eventuale fuoriuscita per circa un secolo, permettendo, nel frattempo, di completare i lavori di smantellamento del reattore.
Ma la guerra che si sta combattendo in questi giorni riaccende la possibilità di una nuova catastrofe, tanto che l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha chiesto la "massima moderazione", per proteggere gli impianti nucleari del Paese dal rischio di un nuovo disastro, mentre chiede che le operazioni di controllo non vengano in alcun modo alterate o interrotte.
Igor Novikov, ex consigliere del presidente Zelenski, ha dichiarato: "Sul territorio dell'Ucraina ci sono 15 reattori nucleari attivi e scorie nucleari a Chernobyl: un colpo di mortaio e tutti in Europa si troveranno ad affrontare un nuovo disastro nucleare. Non è solo una questione Ucraina, è un grave pericolo per tutta l'Europa".