
La Dionaea Muscipula è una delle piante più affascinanti al mondo. È conosciuta come Venere Acchiappamosche, dal nome della dea dell’amore che era solita attrarre le sue prede con la sua irresistibile bellezza. Proprio come Venere, questa pianta usa il suo fascino per attirare gli insetti all'interno delle sue trappole, delle foglie dotate di denti morbidi che reagiscono agli stimoli esterni.
La sua chiusura a scatto rappresenta uno dei movimenti più rapidi dell’intero regno vegetale, ma richiede alla pianta un consumo di energia non indifferente. La Venere Acchiappamosche, però, è molto astuta, e per non sprecarle inutilmente, prima di chiudere le sue fauci, si assicura che ciò che si trova al suo interno sia realmente utile al suo fabbisogno. Ogni lato della trappola, infatti, ha 3 peli sensoriali, che, se stimolati più volte dall'insetto nel giro di 30 secondi, faranno chiudere le 2 estremità con un movimento fulmineo, intrappolandolo al suo interno.
Il rapporto tra questa pianta e gli insetti è di amore e odio, perché loro non rappresentano solo deliziosi spuntini, ma sono anche essenziali per la sua riproduzione, poiché trasportano il polline da un fiore all'altro. Per capire se un insetto è utile al suo ecosistema o meno, la pianta osserva i suoi movimenti e nota quante volte si posa sopra il fiore per l’impollinazione, così da ingerire solo gli insetti che si poggiano esclusivamente sulle trappole. Per digerire l’insetto la trappola rimane chiusa per 5-10 giorni, poi si apre nuovamente, pronta a catturare sempre nuove prede.