La parabola che trasforma l’aria e la luce solare in carburante green

Navi e aerei, presto, potrebbero viaggiare alimentati da aria e luce solare. È quanto stanno sperimentando i ricercatori del Politecnico federale di Zurigo. Gli studiosi sono riusciti a realizzare le prime gocce di metanolo, ottenute grazie a una mini raffineria collocata sul tetto del loro laboratorio.
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Video Storie 17 Giugno 2022

Questa gigantesca parabola riesce a trasformare l’aria e la luce solare in carburante. Posizionata su un tetto di un laboratorio nel centro di Zurigo, sembra essere uscita da un film di James Bond, ma la sua funzione non è intercettare comunicazioni segrete. La parabola, infatti, è stata costruita da un gruppo ricercatori del Politecnico federale di Zurigo, prende il nome di “Raffineria solare” e, in futuro, potrebbe permettere a navi e aerei di viaggiare alimentati solamente da luce e aria.

L’idea è nata circa dieci anni fa e, grazie ad un accurato studio durato oltre due anni, potrebbe aprire finalmente la strada alla produzione di carburanti a impatto zero e riuscire a vincere la sfida contro la crisi climatica: «È stata una odissea straordinaria, piena di fallimenti e successi ma non ci siamo mai arresi. Oltre 20 dottorandi con le loro ricerche hanno contribuito a rendere questo sogno una realtà» – racconta Aldo Steinfeld, il Capo Ricercatore. L’esperimento è nato, infatti, con l'obiettivo di trovare un’alternativa green all’alimentazione dei trasporti aerei e marittimi, che insieme sono responsabili dell’ 8% circa delle emissioni di anidride carbonica prodotte dalle attività degli esseri umani.

La mini raffineria funziona grazie alla combinazione di tre processi di conversione. Nel primo processo l’anidride carbonica e l’ acqua vengono estratte dall'aria e poi separate. Nel secondo processo il pannello assorbe la luce solare e genera una temperatura di 1500 gradi nel reattore che trasforma CO2 e acqua in una miscela di monossido di carbonio e di idrogeno, il Syngas (gas di sintesi). Nel terzo processo il Syngas, attraverso la reazione tra carbonio e idrogeno si genera il metanolo che funge da carburante green, senza incrementare le emissioni nocive per l’atmosfera dal momento che rilascia la stessa quantità di anidride carbonica precedentemente estratta dall’aria. Attualmente la mini raffineria riesce a produrre solo un decilitro di carburante al giorno, una quantità che seppur insufficiente a fornire energia a un qualsiasi veicolo, rappresenta un traguardo importantissimo: «Potremmo ridurre l’impatto sul clima dell’80/90% e in questa maniera abbiamo dimostrato la fattibilità del progetto. Adesso il prossimo step sarà realizzarlo in scala industriale e diventare competitivi sul mercato». L’ostacolo più grande sarà, infatti, abbattere la barriera dei costi ancora troppo alti: «Iniziare anche con poco attirerebbe gli investitori, portando a un crollo dei costi simile a quello che ci fu con l'eolico. Dobbiamo capire che abbiamo bisogno di soluzioni pulite adesso e che non possiamo più aspettare. La sostenibilità ha il suo prezzo, ma dobbiamo considerarlo un investimento a lungo termine che ripagherà i nostri figli» – conclude Steinfeld.