"Ci siamo resi conto che nello stesso modo in cui gli aerei hanno bisogno di una scatola nera, anche gli esseri umani sulla Terra potrebbero avere bisogno di una scatola nera. – racconta Henry Kershaw, uno dei tanti ricercatori che sta collaborando alla realizzazione della Earth Black Box – Qualcosa che racconti la storia in caso di disastro o catastrofe, qualcosa che attribuisca la responsabilità ai politici e a chi prende le decisioni, qualcosa che sia un registro imparziale o un registratore di dati per centinaia, se non migliaia di anni a venire."
Proprio come la scatola nera di un aereo ci dice cosa ha causato l’impatto, lo stesso farebbe questo monolite d'acciaio alto 10 metri che un team di artisti e scienziati sta testando in Australia usando un algoritmo che registra migliaia di dati dell’impatto dell’uomo sulla salute della Terra. "I dati che stiamo effettivamente raccogliendo sono i dati più importanti per la salute del pianeta in relazione alla vita umana. – continua Kershaw – Registreremo anche dati contestuali e dati testuali. Quindi articoli, titoli e discorsi sottoposti a revisione paritaria da diversi media."
La scatola nera della Terra è stata progettata per resistere a più calamità naturali possibili e per proteggere, sotto strati d’acciaio e cemento, l’hard disk in grado di raccontare la nostra storia. L’opera dovrebbe essere completata entro settembre 2022 e verrà installata in Tasmania, uno Stato stabile a livello politico e geografico tanto da poterne garantire la conservazione negli anni a venire. I dati sono stati formulati per essere accessibili a chiunque in futuro si troverà a decifrarli. "Stiamo archiviando gli stessi set di dati in molte lingue e codici binari diversi. Ciò consente a qualsiasi specie o forma di vita intelligente o software che trova la scatola nera di poterla decifrare, funziona allo stesso modo della Stele di Rosetta." In passato, infatti, siamo riusciti a decifrare i geroglifici proprio grazie alla Stele di Rosetta una lastra di pietra del 196 a.C. che riportava lo stesso discorso trascritto in 3 lingue: geroglifici, demotico e greco antico.
Dalla COP26 di Glasgow, una versione beta dell’algoritmo ha iniziato a registrare i primi dati che sono disponibili per tutti online e possono essere utilizzati anche per scopi educativi. L’hard disk funzionerebbe grazie all’energia ricavata dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto e la sua capacità di memoria verrà ampliata man a mano con interventi futuri.
"Per noi era davvero importante che avesse un elemento artistico, in modo che fosse qualcosa che potesse ispirare e simboleggiare l'umanità e la lotta dell'umanità per la sopravvivenza." La scatola nera della Terra, ideata dall’agenzia di comunicazione Clemenger BBDO e l’università della Tasmania ha soprattutto il valore simbolico di portare consapevolezza del rischio che sta correndo il nostro pianeta. "Non direi che l'idea centrale sia tecnicamente cinica. Direi che è più simbolico della necessità di cambiamento e, in tempi terribili, in cui è necessario un cambiamento nel modo in cui lo è ora, è importante trattare il progetto con la serietà che la situazione necessita."