L’arnia robot: un modello di apicoltura mobile e innovativo per salvaguardare le api

L’alveare mobile high-tech è realizzato con materiali plastici riciclati ed è dotato di un’intelligenza artificiale per proteggere le api mellifere responsabili dell’impollinazione del 70% delle nostre colture.
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Video Storie 19 Agosto 2022

Quest’arnia robot è stata ideata per proteggere le api dai rischi che le stanno portando all’estinzione come pesticidi, intemperie, attacchi di calabroni e il cambiamento climatico in corso. L’arnia è una dimora per api, solitamente costruita in legno e quindi poco resistente ai diversi fattori ambientali. Questo alveare mobile high-tech è invece realizzato con materiali plastici riciclati ed è dotato di un’intelligenza artificiale per proteggere in particolare le api mellifere responsabili dell’impollinazione del 70% delle nostre colture, fondamentali per la produzione del cibo che finisce sulle nostre tavole .

Si chiama Moving Beehive Mobility 2035 ed è stato ideato dal designer sudcoreano Seokbin Hong per offrire un modello di apicoltura mobile e innovativo, alternativo quindi a quello delle “arnie fisse” formato da casette di legno che contengono dei piccoli telai in cui le api costruiscono il favo, cioè l’insieme delle “celle esagonali” in cui depositano il polline e il miele. Ogni giorno, queste arnie sono minacciate da fattori di diversa natura, come le intemperie o la presenza di calabroni, che con la loro azione predatrice attaccano le colonie d’api recando danno ai telai. Inoltre, se devono essere trasferite per favorire l’impollinazione di una determinata zona, la movimentazione delle vecchie arnie spesso risulta molto costosa e poco efficiente: anche per brevi tratti, infatti, gli apicoltori sono costretti a utilizzare  mezzi pesanti o poco sicuri. Proprio per questo Hong ha sviluppato il suo sistema di arnie autonome e facilmente trasportabili. Innanzitutto, a differenza di quelle tradizionali, queste arnie monitorano  la temperatura presente al loro interno e la mantengono a un livello ottimale in tutte le condizioni atmosferiche. Ma non solo: oltre a contare il numero di api presenti e a verificare la quantità di miele prodotta sono dotate di un sistema di sicurezza che protegge le colonie d’api dagli attacchi dei calabroni emettendo un profumo, che attira i minacciosi  “predatori” nelle trappole, mettendoli fuori gioco

Grazie alle sue ruote, inoltre, il robot è in grado di muoversi in autonomia, facilitando gli spostamenti, e di ruotare di 90° per consentire agli apicoltori una raccolta del miele più semplice ed efficiente. Il progetto, che è ancora in fase di sviluppo, è finanziato dall’American Chemistry Council, un ente americano che rappresenta più di 190 aziende del settore della chimica e della scienza e che con le arnie intelligenti, ci proietta direttamente nell’apicoltura del futuro facendoci ben sperare sulla possibilità di salvare una specie così importante per l’equilibrio del nostro pianeta.