
Solo un anno fa il video di Greenpeace alle foci del fiume Sarno lanciava l'allarme sui preoccupanti livelli d'inquinamento del suo bacino idrico. Oggi, come conseguenza della riduzione delle attività umane collegate all'emergenza coronavirus, le sue acque sono tornate trasparenti. A Venezia invece è addirittura possibile scorgere il fondo dei canali, per scoprire così un mondo nascosto di fauna e flora sottomarina inaspettato.
Come spiegano gli esperti, il fenomeno è dovuto alla riduzione del traffico: le acque torbide che purtroppo siamo abituati a vedere sono causate dal moto ondoso delle navi in transito, che, sollevando gli idrocarburi presenti sul fondale, privano l’acqua della sua trasparenza naturale. La limpidezza dell’acqua non basta però a garantire la purezza. Alcuni agenti inquinanti sono infatti trasparenti, e tanti veleni rimangono ancora nascosti sotto la superficie.
In questi giorni difficili di emergenza sanitaria in cui stiamo riscoprendo il diritto fondamentale alla salute, non dovremmo dimenticarci che essa deriva anche dalla natura, e che solo rispettando l’ambiente intorno a noi potremo dire veramente di rispettare anche il nostro corpo.