Le tecniche e i benefici del Ju Jitsu, l’antica arte di combattimento dei samurai

Leve, prese e tecniche di strangolamento. Il Ju Jitsu è un’arte marziale dalle antich origini ma oggi più attuale che mai nelle sue diverse declinazioni e differenti stili.
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Redazione 28 Gennaio 2024

Da tecnica di combattimento ad arte marziale. La storia del Ju Jitsu ha origini molto antiche, ma si è tramandata fino ad oggi sotto forma di più stili.

Avrai sicuramente sentito parlare di Krav Maga o Brazilian Ju Jitsu: sono alcuni degli stili derivati dalle tecniche di combattimento degli antichi samurai, ma in qualche modo "contaminate" da maestri e scuole che si sono succeduti nel tempo.

Ma c'è di più. Come ogni altra arte marziale, anche il Ju Jitsu si basa su principi filosofici che ne fanno anche una scuola di pensiero e una fonte di insegnamenti fondamentali per approcciarsi alla vita.

La storia del Ju Jitsu

Le origini del Ju Jitsu risalgono all’epoca Kamakura (1185 – 1333), quando i guerrieri (bushi) iniziarono a studiare delle tecniche per combattere con i propri nemici. Nel tempo queste tecniche sono state elaborate da alcuni maestri (sensei) che a loro volta fondarono delle vere e proprie scuole (ryu).

Nei primi anni del 1600 il Giappone conobbe un lungo periodo di pace, interrotto solo dalle invasioni mongole di Kublai Khan nel 1274 e 1281, un periodo che tuttavia lasciò “senza occupazione” diversi samurai. Questi pensarono tuttavia di mettere a frutto le proprie conoscenze in ambito militare, perfezionando le tecniche di combattimento ereditate dal passato. Fu in questo periodo che le scuole di arti marziali non si limitarono a quelle private, ma iniziarono ad essere alla portata di più persone.

La filosofia alla base della pratica

La filosofia alla base del Jujitsu è profondamente radicata nella cultura giapponese e nelle tradizioni dei samurai. Essendosi sviluppato come arte marziale per la difesa personale dei samurai, il Ju Jitsu ha sempre avuto una forte connessione con l'onore, la disciplina e la lealtà.

Se disciplina e perseveranza sono aspetti fondamentali per poter padroneggiare le tecniche del Ju Jitsu, lo sono anche la compassione, la lealtà e l'umiltà, valori fondamentali per chi si avvicina a questa arte marziale. Da questo punto di vista il Ju Jitsu non è più solo una tecnica di autodifesa, ma anche un percorso di sviluppo personale.

La pratica del Ju Jitsu si concentra sull'addestramento del corpo, della mente e dello spirito. 

Esistono poi delle filosofie su sui si basa il Ju Jitsu, come l'idea di "seiryoku zenyo" ("massimo risultato con il minimo sforzo"), un principio che sottolinea l'importanza di utilizzare la tecnica e la precisione anziché la sola forza nel combattimento. Questo significa anche che chi pratica questa arte marziale deve utilizzare la forza dell'avversario per avere la meglio su di lui, sfruttando ogni opportunità che si presenta.

Un'altra filosofia è quella dello "ju" ("flessibilità"), che va a sottolineare l'importanza di adattarsi alle circostanze in modo da affrontare eventuali situazioni difficili con calma e razionalità.

I nuovi stili

Esistono diversi stili di Ju Jitsu, ma i più conosciuti sono senza dubbio il Ju Jitsu Israeliano (Krav Maga), il So Sento Ryu Full Contact Ju Jitsu, l’Ai Ki Ju Jitsu, il Metodo Bianchi e il Brazilian Ju Jitsu o BJJ.

Differenza tra Ju jitsu tradizionale e Brazilian Ju Jitsu

Considerato che quest'ultima, è quella che può creare un po' di confusione chiariamo subito che la principale differenza fra lo stile tradizionale di Ju Jitsu e il Brazilian Ju Jitsu è che lo sviluppo del BJJ è dipeso dalla progressione del Ju Jitsu nel Judo. Alla fine del 19esimo secolo, infatti, le tecniche di Ju Jitsu furono trasformate in Judo da un uomo di nome Jigoro Kano Kano, che adattò l'arte per fare meno affidamento sulla forza e impiegare soprattutto tecniche di proiezione mirate, strangolamenti e chiavi articolari.

All'inizio del 1900 il judo era diventato popolare e si era fatto strada in Brasile dopo che Mitsuyo Maeda, uno studente di Kano, iniziò a insegnare Judo proprio lì. Uno degli studenti di Maeda era tale Carlos Gracie, che era interessato all'aspetto del combattimento a terra del Judo. Questo portò agli inizi del BJJ per cui l'obiettivo del combattente era ed è quello di portare l'avversario a terra e quindi metterlo in una posizione sottomessa concentrandosi sia sulla leva che sulla presa.

Le tecniche del Ju Jitsu

Sono diverse le tecniche utilizzate nel Ju Jitsu, alcune delle quali, le più comuni, sono elencate di seguito:

  • Nage Waza sono tecniche di proiezione che utilizzano l'energia dell'avversario per spostarlo dal centro di equilibrio e farlo quindi cadere a terra;
  • Katame Waza sono tecniche di immobilizzazione che impiegano il peso del proprio corpo per bloccare l'avversario a terra;
  • Shime Waza sono tecniche di strangolamento da utilizzare solo in situazioni di legittima difesa;
  • Kansetsu Waza sono tecniche di leva che possono essere utilizzate per iperestendere le articolazioni dell'avversario, causandogli dolore;
  • Atemi Waza sono tecniche di colpo utilizzate per indebolire l'avversario e aprirgli la guardia;
  • Ukemi sono tecniche di caduta che vengono utilizzate per imparare a cadere in modo sicuro quando si viene gettati a terra.

Va detto che le tecniche di Ju Jitsu, come di altre arti marziali, devono essere eseguite solo da in un ambiente controllato, nello specifico con la supervisione di insegnanti preparati, allo scopo di evitare lesioni sia a chi attacca sia a chi si difende.

Abbigliamento e uniformi

L'abbigliamento tradizionale nel Ju Jitsu è chiamato "gi" ed è composto da una giacca, un paio di pantaloni e una cintura. Di norma i pantaloni sono di colore bianco o nero, mentre la giacca è di colore bianco o blu e può avere una chiusura a bottoni o a lacci.

La cintura indica il livello raggiunto dall'atleta. I colori (bianca, gialla, arancione, verde, blu, marrone e nera) variano quindi a seconda del sistema di graduazione utilizzato dalla scuola di Ju Jitsu, dove la cintura bianca indica il livello principiante e la nera il livello di abilità e conoscenza più alto.

Sono contemplate poi anche delle protezioni da indossare durante l'allenamento: ginocchiere, gomitiere e paracolpi per il petto.

Che differenza c'è tra Judo e Ju Jitsu?

Altra curiosità che viene mossa frequentemente fa riferimento alle differenze tra Judo e il Ju Jitsu. Entrambe sono arti marziali giapponesi, ma il Judo si concentra sulle proiezioni e sulle immobilizzazioni, mentre il Ju Jitsu si concentra maggiormente sulle leve articolari, le prese e le tecniche di strangolamento.

Benefici

I benefici del Ju Jitsu sono diversi. Innanzitutto, migliora la condizione fisica, perché allena la resistenza, la forza e la flessibilità. Non solo. il Ju jitsu aiuta a sviluppare l'equilibrio, la coordinazione, la rapidità di riflessi e la consapevolezza corporea.

Questa arte marziale sviluppa la concentrazione e la disciplina mentale, tanto da migliorare anche la capacità della persona di gestire situazioni difficili. Ultimo, ma non meno importante, il Ju Jitsu può essere utile per imparare a difendersi in situazioni pericolose, aumentando la prontezza, la reattività e la fiducia in se stessi.