
Plaf, acronimo di Plastic Flamingo, è una startup delle Filippine, che mira a combattere la crisi dei rifiuti di plastica, tra le principali cause di inquinamento al mondo. Per fare ciò trasforma bottiglie, plastica morbida e bustine monouso in materiale edile, rendendo questi scarti una vera risorsa per i Paesi più poveri.
Gli oggetti di plastica da riciclare vengono raccolti o consegnati direttamente dalle comunità locali, per essere poi suddivisi per tipologia e ripuliti, triturati e ridotti in scaglie, che vengono sciolte a elevate temperature e modellate con degli stampi, per realizzare pali, assi e piattaforme che costituiranno la struttura dei futuri edifici.
L’intero processo di realizzazione avviene nelle Filippine, per ridurre l’impatto ambientale causato dal trasporto. Queste nuove abitazioni inoltre non richiedono alcuna manutenzione da parte dell’uomo, poiché questo nuovo materiale, chiamato “eco-legname”, resiste anche ai danni delle intemperie, da cui le Filippine sono spesso colpite e danneggiate, come il tifone di dicembre 2021, per cui circa 45.000 persone hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, ormai non più agibili.
Circa il 60% dei rifiuti di plastica marini viene proprio dai paesi dell’Est e solo nelle Filippine, ogni anno, finiscono negli oceani circa 500.000 tonnellate di plastica. Ma Plaf, grazie al suo impegno costante, ha già raccolto più di 100 tonnellate di rifiuti di plastica e il suo obiettivo è di riuscire, entro il 2023, a raggiungere le 2000 tonnellate.