Maltempo in Emilia Romagna, ecco perchè le inondazioni tra Ravenna e Bologna sono colpa della siccità

Nella regione è stata comunicata l’allerta rossa per il maltempo e le forti precipitazioni. In tutto il Ravennate è esondato il fiume Lamone e sono stati evacuati oltre 250 cittadini. Tutte le forze dell’ordine, Vigili del fuoco e anche l’Esercito in campo per arginare i danni. A forte rischio anche la piena del fiume Montone e di altri corsi d’acqua.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 3 Maggio 2023

Oltre 24 ore di forti precipitazioni, temporali e maltempo in diverse zone d'Italia, ma la Regione che fino a ora sembra essere la più colpita è l'Emilia Romagna dove oggi, nelle giornate di martedì 2 maggio e mercoledì 3 maggio, le autorità governative hanno dichiarato anche l'allerta rossa e in alcune province si è passati subito a evacuare molti cittadini. Nel Ravennate 250, a Faenza oltre 100 persone. C'è stata anche l'esondazione del fiume Lamone, del Marzeno e del Senio. Un uomo di oltre 80 anni ha perso la vita a Castel Bolognese e i Vigili del Fuoco sono intervenuti a Fontanelice, in provincia di Bologna per il crollo di un palazzo abitato.

La situazione maltempo in Emilia Romagna

Nella notte tra il 2 e il 3 maggio sono avvenute e si sono concluse alcune operazione, coordinate dalla Protezione civile e dai Vigili del fuoco, di evacuazione. Oltre 60 residenti a Conselice sono stati portati in salvo dopo la rottura del torrente Sillaro che nel corso delle ultime ore si è anche allargata. Nel complesso sono stati oltre 400 gli interventi dei vigili del fuoco in tutta la regione.

Alcune abitazioni sono state evacuate precauzionalmente anche a Dovadola, a causa di una frana, a Monzuno e Castel San Pietro, in provincia di Bologna. In questi ultimi due casi, a causa di allagamenti.

I disagi riguardano anche la mobilità privata perchè sono state chiuse le strade provinciali che collegano Bologna a Ravenna sempre per la presenza di frane e allagamenti. Sono stati segnalati anche blocchi nel centro di Bologna, principalmente in via Saffi, chiusa dopo l'esondazione del canale sotterraneo Ravone.

Molto delicata e rischiosa la situazione nel bacino del fiume Tramazzo, dove a causa di diverse frane è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine su numerose strade e sulle linee elettriche. Problemi anche a Predappio alta: una frana ha provocato danni alla conduttura del gas.

Cosa sta succedendo ora

Nella città di Ravenna, il Centro operativo comunale resta sempre in allerta e sorveglia eventuali rischi idrogeologici. Restano sotto osservazione alcune frazioni, come San Pancrazio, Ragone, San Marco, ma anche Santerno, Ammonite, Mezzano, Glorie e Torri (tutti paesi vicini al fiume Lamone e Montone). E proprio per quanto riguarda il Lamone, si stanno monitorando in particolare i ponti di Traversara e Villanova.

Il livello idrografico dei corsi d'acqua

Vengono monitorati fiumi, torrenti, corsi d'acqua come il Sillaro, l'Idice e altri del reticolo idrografico del Reno. La Regione ha comunicato:

"Quello che si sta verificando nel Bolognese  è un evento di portata rilevante, con pioggia che cade ininterrottamente da 24 ore; si prevede, inoltre, una persistenza di precipitazioni sul settore centro-orientale della regione, che potranno creare ulteriori incrementi dei livelli idrometrici da monte sui bacini già interessati dalle piene".

Allerta rossa: trasporti bloccati e scuole chiuse

Sono state chiuse anche le scuole in alcuni Comuni, come Faenza, Castel Bolognese, Selva e San Martino di Molinella, territorio dove è tracimato il Quaderna. Per quanto riguarda il sistema di trasporto, Ferrovie dello Stato, ha comunicato che è stata sospesa la circolazione ferroviaria in alcune zone dell'Emilia-Romagna: fra Faenza e Forlì (linea Bologna-Rimini), Russi e Lugo (linea Bologna-Ravenna), Russi e Granarolo (linea Faenza-Ravenna) e fra Lavezzola e Mezzano (linea Ferrara-Ravenna). La sospensione, spiegano le Fs, è stata resa necessaria per l'innalzamento del livello di guardia dei fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno dovuto alle forti e prolungate piogge.

Perchè la siccità provoca inondazioni

L'assenza prolungata di pioggia comporta un impoverimento del terreno dal punto di vista dell'assorbimento dei nutrienti. Il terreno a causa della siccità diventa talmente arido da far fatica ad assorbire l’acqua una volta che essa si presenta sotto forma di precipitazione. Dopo mesi di siccità, dunque, la terra non è preparata per accogliere il volume d’acqua generato da violente precipitazioni. Per questo motivo l’acqua piovana tende  ad accumularsi in superficie, non essendo drenata a sufficienza. E per questo motivo, con violenti temporali arrivano, con molta più probabilità, forti inondazioni.