Un salone nel cuore di Siena, una parrucchiera piena di tatuaggi e un taglio di capelli in grado di restituire la dignità a cui tutti dovrebbero avere diritto. Una dignità che sì, passa anche attraverso la cura estetica. Martina Marrocchi questo lo sa bene perché la bellezza è il suo lavoro. E in un giorno di quattro anni fa, in un periodo di personale difficoltà, ha pensato: "Se io per qualche ragione finissi per strada e non avessi più disponibilità economica, vorrei che qualcuno mi desse la possibilità di mantenermi come sono. Anche con un semplice taglio."
A raccontarcelo è proprio lei, mentre ripercorre le vicissitudini che l’hanno portata fino a qui. “Mi trovavo in un momento della vita un po’ complicato e avevo deciso di fare volontariato. Il primo approccio non è andato molto bene, avevo contattato alcuni centri ma quando mi sono presentata sono stata rimandata indietro a causa dei miei tatuaggi che, dicevano, avrebbero spaventato i bambini del reparto pediatrico in cui sarei andata ad aiutare. Ci sono rimasta molto male, ho rinunciato a quel mondo ma volevo comunque fare qualcosa per far star bene gli altri. Così ho deciso di donare la cosa che sapevo fare meglio. Io sono una parrucchiera, quindi ho messo a disposizione le mie competenze per offrire un taglio di capelli, che è il minimo per far sentire bene una persona dal punto di vista estetico.”
Una decisione a cui è giunta anche grazie al periodo che stava attraversando, in cui Martina si è trovata a pensare: “Se mi capitasse di rimanere per strada, senza più nulla, se domani non riuscissi più a pagare l’affitto, a fare la spesa… Come reagirei? Cosa farei? Di cosa avrei bisogno? Allora ho realizzato che nel caso mi accadesse una cosa del genere mi piacerebbe che qualcuno facesse per me quello che io oggi faccio per loro”.
Per “loro” Martina intende tutte le persone bisognose che ogni lunedì da ormai quattro anni si presentano alle porte del suo salone per farsi fare un taglio dalle sue mani esperte. Un “giro” che si è creata con il tempo, anche grazie all’aiuto di associazioni locali.
“Appena ho iniziato ero completamente autonoma, non avevo contattato nessuno. A un certo punto è uscito sul Corriere di Siena un articolo in cui veniva detto che offrivo questo servizio e le persone si sono presentate spontaneamente. Poi mi sono rivolta alla Caritas, con cui collaboro tuttora. In pratica quando consegnano alle persone i buoni pasto o i pasti giornalieri, segnalano la possibilità di utilizzare il mio servizio. A chi lo desidera viene dato un biglietto e una volta venuto la prima volta io lo registro e procediamo con il taglio.”
Ogni lunedì, quindi, almeno cinque o sei persone si trovano a passare per il salone di Martina. Dove, oltre alla cura estetica, si può respirare anche un po’ di umanità.
“Si presentano soprattutto uomini”, spiega Martina. “Non parlano spesso, a molti di loro le esperienze della vita hanno fatto perdere fiducia negli altri. Il mio aiuto, oltre al taglio, è parlare con loro, lasciare aperta una finestra di ‘normalità'. Si tratta di individui che devono avere gli stessi diritti degli altri, senza essere dimenticati. E così cerco di farli sentire più inseriti in un contesto sociale, puliti, avere un taglio di capelli come chiunque altro, soprattutto se l’intenzione è quella di andare a cercare lavoro.”
E a Martina, tutto questo, cosa dà?
“Fare questo lavoro mi ha un po’ cambiata. Siamo abituati a guardare il mondo in modo superficiale, a notare chi ha più di noi e che cosa abbiamo noi in più degli altri… Offrire questo servizio mi ha aiutata a ridimensionarmi e a pensare a quali siano le cose davvero importanti della vita.”
Un aiuto concreto e un modo per arricchire se stessa in un mondo oggi reso ancora più complicato a causa della pandemia, che rende più difficile stare vicino alle persone e aprire loro le porte. Ma ciò che offre Martina va oltre le parole e le belle frasi di incoraggiamento. Un paio di forbici come simbolo di libertà, la dignità tra i capelli di un estraneo.