Un supermercato proprio per tutti: a Mestre l’emporio solidale che aiuta le persone bisognose

Un negozio di 3.600 metri quadri aperto anche e soprattutto alle persone bisognose in cui è possibile trovare cibo, vestiti e mobili a costo inferiore o anche gratis. È il nuovo emporio Centro solidarietà cristiana Papa Francesco, un perfetto esempio di bellezza quotidiana.
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Rubrica a cura di Sara Del Dot
28 Giugno 2021

“Sono arrivati un ragazzo e una ragazza, stavano lì ma si vergognavano a dirci che non avevano da mangiare. Allora un volontario li ha accompagnati nell’emporio e ci abbiamo pensato noi a pagargli la spesa. Il giorno dopo li abbiamo iscritti al banco alimentare.”

Immagina un enorme supermercato in cui, anche se non hai disponibilità economica, puoi trovare tutto ciò che ti serve. Cibo fresco ma anche a lunga conservazione, abiti di ogni genere, taglia e colore, mobili e oggetti per arredare la tua casa e vivere in un ambiente confortevole. Forse non siamo abituati a pensare alla solidarietà come a un grande supermercato, ma nel caso dell’emporio Centro solidarietà cristiana Papa Francesco recentemente inaugurato a Mestre è proprio di questo che si tratta: 3.600 metri quadri di spazio, suddiviso in questi tre settori che simboleggiano tutto ciò di cui una persona può avere bisogno per vivere una vita dignitosa.

A realizzarlo la Fondazione Carpinetum e l’associazione Il Prossimo di Mestre. Una struttura che unisce solidarietà ed economia circolare, trasformando in un bene preziosissimo oggetti e alimenti che per altri rappresentano uno scarto, un surplus. Per non lasciare indietro niente e nessuno.

“Abbiamo deciso di costruire questo immobile e suddividerlo in tre settori: abiti, mobili e alimentari, quest’ultimo ulteriormente diviso in frutta e verdura, alimenti in prossimità di scadenza e il banco alimentare. Ogni cosa può essere gratuita per chi non può pagare.” A spiegarci come funziona questo incredibile supermercato è Edoardo Rivola, volontario e membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Carpinetu, che da anni segue abitazioni protette per persone anziane in difficoltà economica e mette in campo iniziative di aiuto alle fasce di popolazione più deboli.

“Ogni giorno andiamo in giro con 8 furgoni e recuperiamo tutto questo materiale dai supermercati, dalla grande distribuzione e dalle donazioni delle persone. Il concetto di base è quello dell’economia circolare, perché vogliamo dare una possibilità a tutti quegli scarti che hanno ancora la possibilità di essere utili. Spesso dobbiamo anche fare delle cernite e stiamo organizzando tutta la fase di appoggio e smistamento.”

Naturalmente ogni settore ha la sua specificità e un proprio livello di impegno richiesto.

“Il settore che richiede più fatica e attenzione è ovviamente quello degli alimentari, perché ogni giorno devi recuperare ciò che gli altri butterebbero via e mai come in questi casi il tempo è fondamentale. Prendiamo cose confezionate, frutta e verdura, ma anche surgelati, pasta, riso, olio, biscotti, patatine, carne in scatola… I negozi ci danno tutto ciò che in prossimità di scadenza.”

Ogni cosa poi viene pagata sulla base della disponibilità economica del cliente. Chi vive in stato di povertà non deve pagare nulla, ma a chi può viene chiesto un contributo, anche minimo, giusto per sostenere i costi della struttura e trasmettere il valore di ciò che viene consegnato.

“Concretamente prendi il tuo carrello, fa il giro e poi all’uscita fai un’offerta proporzionata a ciò che hai preso. Ovviamente cambia da situazione a situazione, perché le famiglie bisognose che ci vengono segnalate e indirizzate vengono poi iscritte al banco alimentare. E in genere facciamo prendere loro tutto ciò di cui possono avere bisogno gratuitamente. È poi naturale che si tratta di una soluzione che non risolve il problema. Le persone dovrebbero avere un sostegno, una speranza per il futuro”.

L’emporio è aperto tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18 e solo due mattine per gli alimentari dalle 9 alle 12.

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Sono nata e cresciuta a Trento, a due passi dalle montagne. Tra mille altre cose, ho fatto lunghe passeggiate nel bosco altro…