Non esistono succhi di frutta senza zuccheri, Gabrielli (nutrizionista): “Per una dieta sana fate attenzione alla percentuale”

Un recente studio della Harvard TH Chan School of Public Health ha analizzato il legame tra il consumo di questi prodotti e un aumento di peso in bambini e adulti.
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Francesco Castagna 23 Gennaio 2024
* ultima modifica il 24/01/2024
In collaborazione con Simone Gabrielli Biologo e nutrizionista

Sarà capitato anche a te di vedere al supermercato dei succhi di frutta con l'etichetta "100% senza zuccheri". E magari ci hai creduto senza farti troppe domane, ma come stanno veramente le cose? Devi sapere infatti che questi prodotti contengono comunque una percentuale di zuccheri, sono quelli del frutto di cui è composto il succo (glucosio, fruttosio, saccarosio). Anche se per legge è vietata l'aggiunta di zuccheri in questi prodotti, è difficile che le aziende specifichino nelle etichette questa informazione. Per questo motivo, devi sapere che anche se i succhi che vuoi acquistare sono "senza zuccheri", le cose non stanno proprio così. Vediamo insieme perché, grazie all'aiuto del nostro biologo e nutrizionista Simone Gabrielli.

Innanzitutto partiamo da uno studio, la Harvard TH Chan School of Public Health ha preso sotto esame l'aumento di peso nei bambini e negli adulti, associandolo ai succhi di frutta con la dicitura "senza zuccheri". Dalla ricerca è emerso che sarebbe meglio contenere il consumo di queste bevande, perché in un bicchiere è come se contenessero almeno tre frutti. "È facile consumare quantità di frutta concentrate molto superiori a quelle che si mangerebbero normalmente", ha spiegato il Dr. Walter Willett, co-autore dello studio.

Il parere dell'esperto nutrizionista: Simone Gabrielli

Abbiamo chiesto quindi al nostro esperto nutrizionistaSimone Gabrielli, di darci più informazioni a riguardo: "La dicitura “senza zuccheri aggiunti” sta ad indicare che non vengono aggiunti altri zuccheri, ma quelli contenuti nella frutta comunque rimangono presenti nel succo. Però attenzione questi sono nel frattempo diventati zuccheri liberi perché le cellule sono state per bene spappolate nella fase di lavorazione e hanno liberato il loro contenuto di zuccheri. Secondo l'OMS gli zuccheri liberi in una dieta sana ed equilibrata non devono superare il 10% dell'apporto calorico giornaliero".

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.