Oceanix, la prima città galleggiante e sostenibile del mondo sarà pronta già nel 2025

Il prototipo della città del futuro si chiama Oceanix ed è stato progettato per essere autosufficiente, a emissioni zero e per resistere a tempeste di vento o d’acqua.
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Video Storie 19 Maggio 2022

Tra soli tre anni dovrebbe sorgere la prima città galleggiante e sostenibile del mondo in grado di resistere all’innalzamento del livello del mare causato dal cambiamento climatico.

Il prototipo si chiama Oceanix ed è composto da grandi piattaforme esagonali ancorate al fondale marino interconnesse tra loro e collegate con la terraferma tramite traghetti e droni. Ogni piattaforma galleggiante verrà utilizzata come spazio abitativo, centro di ricerca o di svago e sarà progettata per essere autosufficiente, a emissioni zero e per resistere a tempeste di vento o d’acqua. Riciclare le risorse e mangiare cibo autoprodotto sarà alla base della vita su Oceanix, dove sorgeranno orti comuni e, sotto le piattaforme, allevamenti di cozze, vongole e altri frutti di mare che contribuiranno a ripulire l'acqua favorendo la rigenerazione dell'ecosistema marino. Tutto sarà messo in moto dell'energia pulita prodotta da turbine e pannelli fotovoltaici. Inoltre, le piattaforme saranno dotate di collettori per conservare e riciclare l’acqua piovana.

Oceanix verrà sperimentato per la prima volta a Busan (o Pusan), grande città portuale sudcoreana minacciata, insieme ai suoi 3.4 milioni di abitanti, dall’innalzamento del livello del mare causato dall’aumento delle temperature e dallo scioglimento dei ghiacciai. "Viviamo in un'epoca in cui non possiamo continuare a costruire città come New York o Nairobi – commenta a proposito del progetto Amina Mohammed, vice segretario generale delle Nazioni Unite – Dobbiamo costruire città sapendo che saranno in prima linea nei rischi legati al clima dall'innalzamento del livello del mare alle tempeste."

Secondo il programma di ricerca degli Stati Uniti sui cambiamenti climatici globali, il livello del mare è aumentato di circa 21 cm dal 1880 e continua ad aumentare ogni anno. Livelli di acqua più elevati significano inondazioni e alte maree più frequenti oltre a mareggiate mortali e distruttive, come quelle causate dall'uragano Katrina negli Stati Uniti nel 2005. Per l’INGV, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e i ricercatori dell'università Radboud nei Paesi Bassi, entro il 2050 il mar Mediterraneo sarà più alto di 20 cm, mettendo a rischio le città costiere come, ad esempio, Venezia o Napoli. Dalla necessità di mitigare questi effetti della crisi climatica nasce l’idea della città galleggiante, sviluppata dalla società tecnologica Oceanix, dal programma dell’ONU per gli insediamenti umani e la città di Busan.

Il primo prototipo è stato sviluppato dagli architetti della BIG-Bjarke Ingels Group e Samoo Architects & Engineers. Sarà completato entro il 2025 e inizialmente potrà ospitare 12 mila persone, ma col tempo le piattaforme si potranno espandere fino a contenere 100 mila individui.