Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024: saranno le Olimpiadi più verdi di sempre? Sfide e speranze per un futuro sostenibile nello sport

Le Olimpiadi di Parigi 2024 si propongono come le più sostenibili di sempre. L’obiettivo: dimezzare le emissioni di gas serra rispetto a Londra 2012. Sfide, soluzioni e il ruolo chiave della tecnologia per un futuro verde nello sport.
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Roberto Russo 20 Marzo 2024

Le Olimpiadi, con il loro fascino globale e gli atleti da tutto il mondo, portano con sé un costo ambientale non indifferente. Ma cosa succede se proviamo a organizzare un evento del genere in modo sostenibile? Questa è la sfida che attende le Olimpiadi di Parigi in programma per la prossima estate (26 luglio-11 agosto, a cui seguiranno le Paralimpiadi dal 28 agosto all'8 settembre).

Gli organizzatori puntano a ridurre drasticamente le emissioni di gas serra rispetto alle scorse edizioni. Si parla addirittura di dimezzarle. Questo significa agire su tutti i fronti che producono emissioni: elettricità, cibo, edifici e trasporti, incluso il carburante necessario per spostare atleti e tifosi da tutto il mondo.

Ovviamente, ospitare 10.500 atleti e circa 15 milioni di spettatori avrà comunque un impatto ambientale. Per questo motivo alcuni suggeriscono di distribuire le Olimpiadi in giro per il mondo, sfruttando strutture già esistenti, in modo da evitare nuove costruzioni e ridurre il traffico aereo. Parigi, sotto questo aspetto, è osservata con grande attenzione.

Le scelte green di Parigi per le Olimpiadi 2024

La città sta infatti dando più spazio alle biciclette e meno alle automobili. Inoltre, sta eliminando i grandi generatori diesel, elemento onnipresente nei grandi eventi sportivi. Per quanto riguarda i menu dei ristoranti, si punterà su cibi a base vegetale, riducendo la carne rossa per limitare le emissioni derivanti dall'allevamento. Pannelli solari galleggianti verranno installati temporaneamente sulla Senna.

Tuttavia, la scelta più significativa potrebbe essere proprio quella di non costruire. Almeno, non in grande quantità. Invece di erigere nuovi impianti per i giochi (cosa che genererebbe molte emissioni di gas serra a causa della produzione di cemento e acciaio), Parigi sta riutilizzando molte delle attrazioni esistenti, tra cui il Grand Palais, la piazza della Concorde e persino una piscina costruita per le Olimpiadi del 1924.

Non mancano le polemiche. Una delle misure adottate per ridurre le emissioni, ovvero la rinuncia all'aria condizionata tradizionale nel villaggio degli atleti, ha destato preoccupazione. Al suo posto, gli edifici si affideranno a un sistema di raffreddamento che sfrutta l'acqua proveniente dal sottosuolo. Diverse squadre olimpiche stanno pensando di portare i propri condizionatori.

Nonostante ciò, la speranza è che questi esperimenti possano fungere da modello per altre Olimpiadi future e per altre città del mondo. I pochi edifici di nuova costruzione, come le abitazioni degli atleti, il complesso natatorio e un'arena, utilizzano meno cemento e più legno. Sono inoltre dotati di pannelli solari e vegetazione sui tetti. Queste strutture sono state progettate per durare ben oltre le Olimpiadi e per essere utilizzate dai residenti per i decenni a venire, con l'obiettivo di riqualificare i sobborghi della città.

I critici sostengono che, sebbene gran parte di ciò che sta facendo Parigi sia lodevole, in particolare i limiti alle nuove costruzioni, per affrontare davvero la crisi climatica è necessario molto più che ridurre le emissioni qui e lì.

Un test importante

C'è un rischio più immediato che incombe sulle Olimpiadi: il cambiamento climatico stesso. L'aumento delle temperature globali sta rendendo le estati parigine pericolosamente calde. Ciò ha aumentato le preoccupazioni su come proteggere atleti e tifosi a fine luglio e agosto.

Le autorità cittadine affermano di aver piantato migliaia di alberi negli ultimi anni per mitigare il caldo estivo. Stanno inoltre installando nebulizzatori per vaporizzare l'aria e si sta cercando di fornire ampi ombrelloni per riparare gli spettatori dal sole.

Una cosa importante che distingue i giochi di Parigi dalle Olimpiadi precedenti è che è stato imposto un limite alle emissioni totali che verranno prodotte. L'obiettivo: generare non più della metà delle emissioni di gas serra delle Olimpiadi di Londra 2012, che, stando ai dati hanno prodotto circa 3,4 milioni di tonnellate di gas serra (di queste, circa il 55% proveniva da trasporti, il 23% da energia e refrigerazione, il 12% da materiali e costruzione, il 6% da rifiuti e il 4% da altri fattori). L'obiettivo di Parigi 2024 è di ridurre le emissioni a non più di 1,7 milioni di tonnellate, il che rappresenterebbe una significativa riduzione del 50%.

Un laboratorio di innovazione

Le Olimpiadi di Parigi 2024 rappresentano un passo importante verso la sostenibilità degli eventi sportivi di grande scala. L'impegno degli organizzatori a ridurre le emissioni di gas serra, riutilizzare le infrastrutture esistenti e promuovere la mobilità sostenibile è un esempio da seguire per future edizioni.

Tuttavia, la sfida è complessa e non esiste una soluzione unica. La strada verso eventi sportivi completamente green è ancora lunga e richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti: organizzatori, atleti, tifosi e cittadini.

Le Olimpiadi di Parigi 2024 non saranno perfette, ma possono essere un laboratorio di innovazione e un punto di riferimento per la transizione verso un futuro più sostenibile, non solo nello sport, ma in tutti gli aspetti della nostra vita.

Fonte | Reuters