Parma candidata Green Capital 2022. Pizzarotti: “Sarebbe il segnale che ci stiamo muovendo nella direzione giusta”

Mobilità, verde urbano, suolo, inquinamento, sprechi, risorse idriche. I criteri da soddisfare per diventare European Green Capital sono diversi. E Parma potrebbe averli tutti.
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Sara Del Dot 17 Luglio 2019

Di Green City, ultimamente, si parla tanto. Boschi verticali, mobilità sostenibile, orti urbani, scuole plastic free, stili di vita zero waste, sono solo alcune delle iniziative che le amministrazioni di vari Comuni, italiani e non, stanno mettendo in pratica per impostare la vita dei loro cittadini in una prospettiva più sana e sostenibile. Un utilizzo migliore delle risorse, un’attenzione più alta nei confronti dell’impatto ambientale delle proprie azioni, maggiore comunicazione e informazione, la possibilità di compiere scelte che favoriscano l’ambiente a costi accessibili. Questi e molti altri sono gli espedienti in grado di rendere una città green, status a cui puntano sempre più Comuni in tutta Europa. E che vorrebbero, un giorno, vedersi attribuito.

Per incentivare l’adozione di un modello di urbanità più sostenibile, dal 2008 è stato introdotto un riconoscimento, volto a premiare le città europee che più di tutte abbiano mostrato un’attenzione particolare al proprio impatto ambientale. Si chiama European Green Capital Award, ovvero premio per la Capitale verde europea. Sul podio si sono già alternate diverse città, come Stoccolma (2010), Amburgo (2011), Nantes (2013), Bristol (2015), Essen (2017), Nijmegen (2018), Oslo (2019), Lisbona (2020) e Lahiti (2021), ma di un centro italiano ancora non c’è traccia. Ci ha provato Reggio Emilia, nel 2016, senza successo. Per la prossima edizione, prevista per il 2022, sarà Parma a candidarsi. Ed è più determinata che mai. A dimostrarlo sono le stesse parole del Sindaco Federico Pizzarotti, sentito dalla redazione di Ohga.

“Nel 2015 siamo diventati città creativa per al gastronomia Unesco, l’anno prossimo saremo capitale della cultura italiana. Il terzo filone su cui stiamo lavorando da sette anni è quello dell’ambiente. Nello scorso mandato abbiamo raggiunto dei risultati importanti a livello nazionale e internazionali sul tema dei rifiuti, in quello attuale stiamo lavorando soprattutto sulla mobilità. Abbiamo quindi pensato di mettere a sistema tutte le azioni che stiamo portando avanti a livello di sostenibilità, raccogliendole tutte in un unico dossier e candidandoci.”

I settori su cui le amministrazioni possono lavorare maggiormente sono la gestione dei rifiuti, il verde urbano e la mobilità. E su questi, Parma sta lavorando molto da anni.

“Le città in sé hanno competenze limitate. Prevalentemente incidono sul tema della gestione dei rifiuti in termini di raccolta differenziata e di incentivazione di determinati comportamenti, sul verde urbano e sulla mobilità, che rappresenta la necessità primaria dei cittadini. Quest’ultimo è sicuramente uno dei fattori più determinanti su cui incidere in termini di qualità della vita, inquinamento e dei consumi. Noi ci stiamo lavorando molto.”

Il dossier verrà consegnato a ottobre, ma è già in fase di realizzazione dal punto di vista di dati e strategie, mentre a breve verrà aperto al coinvolgimento dei cittadini. A settembre, nel corso della settimana della mobilità, è prevista la presentazione ufficiale del risultato e della candidatura della città.

“Questo premio non è ancora stato vinto da una città italiana e sarebbe bello provare a essere i primi. Il riconoscimento serve per dare un segnale sia ai nostri cittadini sia alle realtà esterne del fatto che stiamo andando nella direzione giusta, è un po’ una motivazione in più, una fonte di ispirazione.”

I parametri valutati dalla Commissione per valutare le città candidate sono 12:

  1. Mitigazione dei cambiamenti climatici
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici
  3. Mobilità urbana sostenibile
  4. Sfruttamento del suolo sostenibile
  5. Natura e biodiversità
  6. Qualità dell’aria
  7. Rumore
  8. Spreco
  9. Acqua
  10. Crescita del verde e eco-innovazione
  11. Performance energetiche
  12. Governance