Perché la Cina sta vincendo la sua battaglia contro il Covid-19, la testimonianza di un’italiana

A Wuhan oggi le discoteche sono aperte e si va in giro fino a tardi, anche senza mascherina. Ilham Mounssif, marocchina di nascita ma sarda di adozione, ha fatto un giro per la città simbolo dell’inizio della pandemia, per documentare la situazione attuale e cercare di spiegare come hanno fatto i cinesi a controllare la diffusione del contagio.
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Video Storie 12 Novembre 2020

Musica a tutto volume, ristoranti aperti fino a tardi e ragazzi in giro senza mascherina. Questa è Wuhan oggi, a distanza di appena 10 mesi dallo scoppio della pandemia che costrinse il governo cinese a imporre un lockdown cittadino per 76 giorni. Ma come sta facendo la Cina a vincere la sua battaglia con il Covid-19?

Ilham Mounssif, Cultural Ambassador nella regione dello Zhejiang, in Cina, è stata in giro per le strade di Wuhan documentando la situazione attuale, fornendo un'analisi molto precisa sulla strategia adottata dalla Cina. Secondo lei i maggiori provvedimenti si possono racchiudere nella cosiddetta "Strategia delle tre T": testare, tracciare e trattare. Testare per capire la situazione di un determinato focolaio, con dei tamponi di massa. Tracciare per ripercorrere la linea dei contagi, grazie anche ad alcuni strumenti, come l'applicazione AliPay, disponibili su tutti telefoni e che permettono di segnalare i propri spostamenti e ricevere in cambio un lasciapassare per il paese. Trattare, infine, per isolare i casi positivi, sintomatici e asintomatici, in delle strutture preposte, per limitare il contagio all'interno dei nuclei familiari.

"Il rispetto delle regole penso sia abbastanza evidente", aggiunge Ilham al termine della sua analisi", " E questo è dettato dalla sensibilità del popolo nei confronti di questa emergenza. Un popolo che ha ancora vivo il ricordo della SARS del 2003, che ha portato oggi ad avere un piano centralizzato per le emergenze. Un qualcosa che da noi non c’è".