Perché non riesci a meditare: i 6 motivi e i consigli per migliorare la pratica

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
La meditazione è un viaggio individuale, ma non è sempre facilissimo: gli errori sono parte integrante del processo di apprendimento e la frustrazione è naturale. Imparare da essi e adattare la tua pratica può contribuire a superare i problemi, rendendo la meditazione più gratificante nel lungo termine.
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Sara Polotti 4 Febbraio 2024

La pratica della meditazione, come già probabilmente sai, può offrirti numerosi benefici. Per il tuo benessere mentale, ma anche dal punto di vista più prettamente fisico, dato che le due sfere sono direttamente collegate, influenzandosi reciprocamente.

Per esempio, la meditazione è nota per ridurre lo stress, abbassando i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress. Oltre a ciò, può favorire il benessere mentale, riducendo l'ansia e la depressione, ma anche migliorare la concentrazione e l'attenzione, aiutando a sviluppare una maggiore chiarezza mentale. La meditazione, infatti, stimola lo sviluppo della consapevolezza di sé e dell'ambiente circostante. Questa consapevolezza può portare a una maggiore comprensione dei propri pensieri e emozioni. E in alcuni casi meditare può addirittura essere efficace nel ridurre i sintomi del dolore cronico, offrendo un sollievo significativo.

Tutto questo, come puoi intuire, contribuisce al miglioramento della qualità della vita. Tuttavia, molte persone trovano difficile intraprendere questa pratica. Ci sono diverse ragioni dietro questa difficoltà: individuarle ti aiuterà a meditare meglio.

I 6 motivi per cui non riesci a meditare

Se ti stai chiedendo "perché per molte persone meditare risulta difficile e non ci riescono?", magari è perché tu in prima persona lo trovi difficoltoso. La difficoltà nel praticare la meditazione può derivare da diverse ragioni, e ognuno può trovare diversi ostacoli, interni o esterni.

Mancanza di tempo

Spesso, la frenesia della vita quotidiana impedisce alle persone di trovare il tempo necessario per la meditazione. La soluzione può essere integrare brevi sessioni di meditazione nei momenti liberi o nelle pause durante la giornata. Bisogna però impegnarsi davvero a fondo. Un suggerimento per trovare davvero il tempo, senza procrastinare rischiando di rimandare ogni giorno, è quello di fissare un orario che sia sempre identico, almeno per i primi periodi, impostando se necessario anche una sveglia.

Irrequietezza

Una mente instabile e inquieta – in generale o in un determinato periodo della vita – può ostacolare la meditazione. In questo caso è bene affidarsi a tecniche specifiche di focalizzazione della mente, come la concentrazione sulla respirazione o su un mantra: possono essere utili per calmare il flusso incessante di pensieri.

Aspettative troppo alte

Molte persone si aspettano risultati immediati dalla meditazione, ma è bene ricordare che si tratta di una pratica che richiede costanza e pazienza. Modificare le aspettative e concentrarsi sul processo può rendere più accessibile la pratica meditativa.

Ambiente caotico

Un ambiente rumoroso o scomodo può interferire con la meditazione. Trova un luogo tranquillo e confortevole: vedrai come farà la differenza, rendendoti concentrazione e rilassamento molto più semplici e naturali. Puoi provare anche ad acquistare un cuscino per la meditazione che ti renderà più confortevole l'ambiente.

Mancanza di routine

La mancanza di una routine fissa può rendere difficile incorporare la meditazione nella vita quotidiana in modo che diventi davvero un'abitudine (perché, appunto, richiede costanza e pazienza). Creare una routine regolare ti aiuta a stabilire la pratica come un'abitudine, facilitando l'integrazione nella routine giornaliera e a quel punto facilitando la stessa meditazione.

Impazienza e frustrazione

Sentirsi impazienti o frustrati durante la meditazione è comune, non sentirti in colpa! È però importante accettare questi sentimenti senza troppo giudizio, ma con impegno. Capire che la pratica meditativa è un percorso personale, senza pressioni e senza un risultato uguale per tutti, può rendere più semplice superare tali emozioni.

I passi da seguire per ritornare a meditare

Il ritorno alla pratica della meditazione può essere un passo significativo verso il miglioramento del benessere mentale e fisico. Prima di tutto, quindi, cerca di identificare qual è l'ostacolo per te maggiore: è la mancanza di tempo? L'irrequietezza? L'ansia da risultati? A partire dalla risposta a questa domanda puoi seguire i seguenti passi.

Fissa obiettivi realistici

Inizia con obiettivi realistici e raggiungibili. Potresti cominciare integrando nella tua giornata delle sessioni brevi, anche solo 5-10 minuti al giorno, e poi gradualmente aumentare la durata.

Trova un luogo tranquillo

Come accennato, l'ambiente gioca un ruolo cruciale nella riuscita o nel fallimento della pratica meditativa. Dedica quindi uno spazio di casa tua a questo scopo, che sia silenzioso e confortevole per favorire una maggiore concentrazione.

Scegli la giusta tecnica

Esistono diverse pratiche meditative e non tutte sono adatte a tutti. Esplorale un po' tutte: la meditazione mindfulness, la meditazione basata sulla respirazione… Ce ne sono davvero molte e trovando quella che più ti fa stare bene riuscirai a ricominciare a meditare con più soddisfazione e facilità.

Sii gentile

La frustrazione potrebbe arrivare: devi metterlo in conto. Accogli qualsiasi pensiero o distrazione durante la meditazione senza giudizio. Sii gentile con te stesso o te stessa: è naturale che la mente vaghi. Basta riportarla sulla giusta traccia quando ce n'è bisogno.

Utilizza delle risorse guidate

Se lo smarrimento è particolarmente forte e se non riesci proprio a mantenere la concentrazione o a respirare correttamente, puoi utilizzare risorse guidate come app per la meditazione, audiolibri o registrazioni audio che ti conducano attraverso la pratica.

Gli errori da non fare

Durante la meditazione, quindi, è comune commettere alcuni errori che possono rendere la pratica più difficile o meno efficace.

Forzare la concentrazione

Anche se di primo acchito potrebbe sembrarti la cosa giusta da fare, non cercare di forzare la mente a svuotarsi o a rimanere graniticamente concentrata. Accetta i pensieri che emergono con naturalezza, cercando di guidarli e di non sotterrarli forzatamente.

Pretendere i risultati

La meditazione è un processo graduale, costante, lungo. Cerca dunque di non aspettarti benefici immediati. Piuttosto, concediti il tempo necessario per sperimentare i cambiamenti, che possono essere anche piccoli, impercettibili o banali.

Abbandonare prematuramente

Proprio per il motivo appena citato – ovvero che la pratica meditativa può richiedere tempo per mostrare risultati tangibili – la tentazione può essere quella di mollare subito. Abbandonare prematuramente è però un errore: l'esperienza deve avere il tempo di svilupparsi e tu devi provare a mettere in pratica un po' più di pazienza (in un circolo virtuoso).

Fonti: Fondazione Umberto Veronesi; Fondazione ISAL