Quale elettrodomestico consuma di più? Vediamo come limitare costi e inquinamento

Ogni giorno usiamo tanti elettrodomestici, che complessivamente consumano molta energia. Come puoi fare per limitare i costi in bolletta e l’impatto ambientale?
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Video Storie 26 Settembre 2022

Qual è l’elettrodomestico che ti costa di più? La prima cosa a cui potresti pensare è il frigo, visto che è acceso praticamente sempre. Risposta sbagliata. Il primo posto va al condizionatore. Ovviamente dipende dalle tue abitudini, ma facendo i conti su un anno, il costo è di circa 110 euro e, cosa più importante, emette 140-150 kg di CO2 per nucleo familiare. Ma come puoi fare per scoprire i consumi dei tuoi elettrodomestici?

Come si calcolano i costi degli elettrodomestici?

Prendiamo l’esempio del phon, che si guadagna il secondo posto in classifica. Ebbene sì, gli asciugacapelli consumano infatti molta energia: i costi sono praticamente uguali a quelli per la tv, anche se quasi sicuramente usi il phon per molto meno tempo. Per calcolare i costi, devi intanto sapere quanto consuma l’elettrodomestico in un certo lasso di tempo. Questo valore si misura in kilowattora (kWh) e lo ottieni moltiplicando la potenza dell’apparecchio (in watt o kilowatt) per il tempo di utilizzo: nel caso del phon, immagina di prenderne uno da 1,5 kW e di usarlo 160 ore all’anno – meno di mezz’ora al giorno. Il risultato corrisponde a 240 kWh. Dopo di che, i kilowattora vanno moltiplicati per il loro costo, che attualmente è 0,276 €/kWh. Secondo questi calcoli, il phon ci costa circa 66 euro all’anno.

Ora, presa singolarmente, magari non ti sembra una cifra così alta, ma se sommi tutti gli elettrodomestici che abbiamo in casa, il discorso cambia. Giusto per darti qualche altro numero, in un anno consumiamo più di 300 kWh per il frigorifero, equivalenti a circa 80 euro, mentre la lavastoviglie consuma 220 kWh circa, pari a 60 euro. Tra parentesi, come vedi elettrodomestici che usiamo molto di più hanno un costo simile al phon. Quindi attento a quanto tempo lo tieni acceso!

Un aiuto per risparmiare: le Classi Energetiche

Cosa puoi fare quindi per risparmiare? Innanzitutto puoi controllare la classe energetica dei tuoi elettrodomestici, per capire se valga la pena cambiarli. Le Classi di Efficienza Energetica, introdotte nel 1994, sono una divisione in gruppi degli elettrodomestici – quella attualmente in uso va dal gruppo A al gruppo G – e serve sostanzialmente a indicare quanto consuma il dispositivo. In sostanza ti fanno risparmiare il tempo di fare i calcoli di cui parlavamo prima. Il gruppo A contiene i dispositivi più efficienti, cioè che consumano meno. Andando verso il gruppo G, questa efficienza diminuisce man mano. Per fare un esempio, se hai una lavastoviglie di classe A, sai che più o meno consuma 1 kWh per ogni lavaggio, mentre una di classe G ne consuma il doppio – questo in linea di massima, ma controlla sempre le prestazioni del prodotto prima di comprarlo.

Morale della favola, se hai tutti elettrodomestici di classe bassa, pagherai una bolletta più alta. In questo caso, piuttosto che arrovellarti su quante luci accendi, forse è il caso di fare un piccolo investimento e comprare degli elettrodomestici più efficienti. Più è alta la classe, più costerà il dispositivo, quindi magari può essere complicato comprarli tutti di classe A. Però, proprio nel caso di frigoriferi, condizionatori o anche phon, che come abbiamo visto consumano molto, è vantaggioso avere un modello che ti faccia risparmiare sul lungo periodo. Fin qui, comunque, parliamo di cifre approssimative. Le targhette informative sugli elettrodomestici e le classi energetiche indicano delle stime sui consumi, anche perché l’energia usata varia in base a come e quanto li usi. Se vuoi sapere precisamente quanta energia viene utilizzata, puoi installare un misuratore elettrico. È un piccolo apparecchio che calcola quanto consuma ogni elettrodomestico oppure tutta la casa, così da avere un quadro più esaustivo. Alcuni si possono collegare al pc o usare da remoto sullo smartphone.

Come migliorare le tue "abitudini energetiche"

Oltre all’efficienza dei tuoi elettrodomestici, il risparmio può anche arrivare dalle tue “abitudini energetiche” e da quanto riesci a evitare sprechi. Alcune buone indicazioni possono essere:

  1. Quando non usi dispositivi come tv e pc, puoi staccare la spina oppure collegarli a una ciabatta elettrica e accenderla solo quando serve – infatti, se da spenti restano collegati a una presa, continuano a consumare energia, anche se in quantità minore
  2. Non aprire troppo spesso il frigo e non metterci cibi caldi, così non consumerà energia in più per tenere bassa la temperatura
  3. Usare lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico, evitando quando possibile prelavaggi e temperature molto elevate
  4. Spegnere le luci dopo essere usciti da una stanza

So che possono sembrare consigli banali, ma i dati sui consumi domestici continuano a essere molto alti, quindi magari te ne era sfuggito qualcuno.

L'impatto ambientale degli elettrodomestici

Se i motivi economici non ti hanno convinto a risparmiare, sappi che ce ne sono anche di più importanti, che riguardano il nostro futuro. Per ogni nucleo domestico, i condizionatori emettono in un anno circa 140 kg di CO2 all’anno, lo stesso le lavastoviglie, mentre i frigoriferi circa 100 kg. Infatti la maggior parte dell’elettricità che utilizziamo non proviene da fonti rinnovabili, ma piuttosto da combustibili fossili. In Unione Europea, un quarto delle emissioni dirette di CO2 proviene dai nuclei familiari. Te lo dico non per farti provare un senso di colpa, ma per farti capire che tu ed io insieme possiamo fare la differenza. Certo, la crisi climatica non verrà risolta solo perché usiamo il condizionatore un’ora in meno. Ma se ognuno di noi cambia le proprie abitudini, utilizzando l’energia in modo più equilibrato, allora sarà davvero possibile contribuire a costruire un futuro diverso.