
Ti abbiamo già parlato del plank classico e dei suoi benefici. Un esercizio che da vedersi può sembrare molto semplice ma che in realtà richiede precisione. Una sua variante è il reverse plank o plank inverso, come puoi immaginare, quindi, si tratta di un plank in posizione inversa.
Vediamo quindi con precisione di cosa si tratta e come si esegue.
Il reverse plank è un esercizio isometrico che punta a rafforzare i muscoli del core e comporta l’attivazione dei muscoli dell’addome, dei muscoli della parte bassa della schiena, dei muscoli posteriori della coscia e dei glutei.
Il reverse plank è anche detto "plank glutei" perché si tratta di un plank che parte dalla posizione prona e non supina come accade invece nel front plank. Un'altra differenza consiste nell'appoggiare a terra i palmi delle mani e i talloni, non l'avambraccio, il gomito e le dita dei piedi.
Il plank inverso è differente anche dal plank laterale perchè quest'ultimo si esegue di lato. In questo caso, da terra devi avere gomito e avambraccio appoggiati per formare un angolo di 90 gradi.
Il reverse plank è concepito per far lavorare soprattutto il grande gluteo e il quadrato dei lombi. Se i muscoli maggiormente stimolati durante il plank standard sono gli addominali, nel plank inverso l’allenamento si concentra sui muscoli posteriori del corpo. Potremo così "aprire" e ad allungare la parte anteriore del nostro corpo, in particolare il petto e alle spalle.
Se ci pensi, in un'epoca in cui trascorriamo molto tempo seduti e con il capo curvo su un pc o uno smartphone, assumere la postura contraria non può che farci bene. Il reverse plank ci obbliga a stare con la schiena dritta e il risultato a lungo termine è un miglioramento della postura e una riduzione dei dolori lombari.
Per eseguire correttamente un plank inverso segui questi step:
Se vuoi aggiungere un ulteriore carico all'esercizio puoi provare a fare il reverse plank dinamico. Per farlo, devi basculare il bacino dal suolo al soffitto. Dalla posizione standard devi portare verso l'alto i glutei, il massimo che ti è possibile, e riportarli verso il pavimento come se ti volessi sedere. Le braccia rimangono fisse così come i piedi. La schiena non deve incurvarsi ma rimanere eretta.