Rinnovabili, arrivano le tasse per chi vuole installare i pannelli solari

Il Dl energia che porterà all’aumento delle rinnovabili in Italia e approvato il 9 dicembre 2023 è legge, anche se all’interno del testo ci sono due cavilli che potrebbero frenare l’installazione di pannelli fotovoltaici e pale eoliche. Vediamo insieme il perchè.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 27 Dicembre 2023

Il Decreto sulla sicurezza energetica che sbloccherà nuovi investimenti sugli impianti rinnovabili e inserito nella Legge di Bilancio per il prossimo anno, rischia di non risultare efficace al 100%. Cosa vuol dire? Attraverso questa legge, il ministro dell'energia Pichetto Fratin aveva annunciato che a partire dal 2024 ci sarebbe stata una repentina crescita di pannelli fotovoltaici, pale eoliche e tutti gli altri impianti di energia pulita, grazie appunto alla presenza di fondi e finanziamenti.

Ora, questi ultimi ci sono, non è stato fatto nessun passo indietro da parte del Governo, il problema è che, però, all'interno del testo 181/2023, approvato il 9 dicembre, sono presenti due cavilli che potrebbero frenare proprio gli acquisti e le installazioni  degli impianti da parte dei singoli cittadini, ma anche delle imprese.

Secondo ANIE, Confindustria, il contributo di 10 euro ogni KW che il singolo impianto, con potenza +20KW, dovrà versare al Gestore del sistema energetico nei primi 3 anni dall'entrata in esercizio danneggerà " tutti i comparti del settore, tutti gli impianti siano essi incentivati che non, tutti gli impianti a partire da quelli residenziali, terziari ed industriali (in autoconsumo, in comunità energetiche, in scambio sul posto) a quelli utility scale”. Questo contributo servirà per generare una sorta di fondo per regioni e province autonome in cui saranno presenti gli impianti rinnovabili.

L'altro punto critico riguarda sempre sia l'impresa che installerà impianti sia il lato economico produttivo. Il tutto alla fine rischierà di riversarsi sul portafoglio del cittadino. In sostanza ogni impresa che installerà impianti, fotovoltaici per esempio, dovrà pagare una tassa legata alla volumetria di spazio che questi stessi impianti occupano. Più spazio verrà occupato, più salata sarà questa tassa. Il rischio è che, se la tassa sarà molto cospicua, l'azienda "x" vedrà ridursi i ricavi dalla vendita dell'impianto fotovoltaico e quindi potrà decidere di aumentarne tutti i costi che poi il privato pagherà. 

Ora questi due cavilli potrebbero depotenziare la legge e allo stesso tempo frenare una crescita vertiginosa delle rinnovabili nel nostro Paese.

ANIE rilascia anche alcuni numeri su quel che è stato fatto in materia nell'anno che si sta per concludere. In totale nel 2023 i MW installati sono pari a 3.122 MW (2.804 MW fotovoltaici, 305 MW eolici e 13 MW idroelettrici). La nuova potenza connessa nel 2023 è aumentata del 57% rispetto ai primi 9 mesi del 2022. “Il tasso delle nuove installazioni nel 2023 non raggiungerà la fatidica soglia dei 10 GW e ciò renderà ancor più sfidante il traguardare gli obiettivi da conseguire nei prossimi 7 anni”.

Fonte | ANIE