Riscoprire i tuoi sensi attraverso una Perception Walking sulle Dolomiti trentine

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Una camminata sensoriale in mezzo al bosco, immersi nel paesaggio delle Dolomiti trentine, e tra le vie del borgo di San Lorenzo in Banale. Sei pronto a chiudere gli occhi e farti accompagnare in un’esperienza unica nel suo genere? Abbiamo rivolto alcune domande a Mattia Cornella, che organizza insieme ad Alissa Shiraishi, sua moglie, passeggiate open-air alla scoperta dei propri sensi.
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Gaia Cortese 21 Agosto 2019

Una silenziosa passeggiata ad occhi chiusi attraverso il bosco e le vie del borgo. Siamo a San Lorenzo in Banale, uno dei borghi più belli delle Dolomiti trentine, a poca distanza dal lago di Molveno. Qui si può fare l'esperienza della Perception Walking, una passeggiata sensoriale il cui scopo è appunto quello di prendere coscienza dei propri sensi, tutti tranne quello della vista.

Chi partecipa a questa esperienza ha modo di stabilire una relazione profonda con l’ambiente circostante attraverso semplici azioni che spesso vengono compiute nella vita quotidiana in modo inconscio: camminare, sentire, ascoltare, toccare. Gli occhi restano chiusi, ma nella passeggiata si è accompagnati da Mattia Cornella, insegnante di Iokai Meridian Shiatsu. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare nei dettagli come si svolge una Perception Walking e quali possono essere i benefici di tale esperienza.

Cos’è esattamente la Perception Walking?

È una camminata a occhi chiusi, che trova la sua origine nella danza contemporanea Butoh, che in Giappone viene proposta per ritornare ad avere una percezione pura di sé, quella percezione di quando eravamo bambini, senza categorie, classificazioni o stereotipi.

Serve per imparare a prendere quello che ci arriva. Prova a pensare di fare un viaggio: lo stesso viaggio in aereo, in auto, in bicicletta o a piedi: sarebbe lo stesso viaggio, ma ogni volta diverso perché coglieresti dettagli sempre differenti a seconda del mezzo di trasporto utilizzato. Ecco, un percorso ad occhi chiusi funziona così: non venendo utilizzata la vista, tutti gli altri sensi si amplificano. Non solo. Quando siamo accompagnati da qualcuno, che ci tiene per mano perché siamo bendati, dobbiamo fidarci e abbandonarci totalmente nelle sue mani. Non è così facile e scontato come si potrebbe pensare.

Piano piano si crea una comunicazione non verbale, attraverso il contatto. Quando facciamo la Perception Walking, la coppia non si parla mai, ma si crea un linguaggio attraverso il tocco, si trova un segnale per indicare alla persona “bendata” (ma si può decidere anche solo di tenere gli occhi chiusi) di andare a destra o a sinistra, o di alzare la gamba per fare uno scalino.

Quanto dura?

Il tutto dura un’ora e mezza: nei primi 45 minuti vieni guidato e negli altri 45 minuti sei tu che guidi. In questa condizione ti prendi la responsabilità di tutto: i gradini, gli spigoli e tutto quello che hai intorno. Anche solo un rumore, come un'automobile nelle vicinanze, può metterti in allerta quando "non vedi".

Quali benefici derivano da questa camminata?

Quando la fai non puoi che avere un punto di vista differente, e di conseguenza un altro approccio nei confronti della vita. I sensi vengono risvegliati: camminare all’ombra è diverso che camminare al sole, per esempio, e con gli occhi chiusi cambia davvero tutto. È un’esperienza che smuove molto e che può aiutarti a cambiare.

È possibile da questa esperienza, imparare ad ascoltarsi di più?

Credo di sì. Ricevo molti feedback che me lo confermano. Molte persone credono di avere dei problemi a relazionarsi con gli altri, poi fanno questa esperienza e si rendono conto che non è quello il problema che hanno, perché qui si sono fidati di qualcuno che li ha guidati ad occhi chiusi. Può davvero cambiare la propria prospettiva.

Senza voler fare politica o demagogia, è la nostra società che ci manda un messaggio errato: quello che è diverso da te è contro di te. Siamo portati ad essere più restii nel fidarci e nell'aprirci con gli altri.

Questa esperienza può davvero essere utile per cambiare il proprio punto di vista o per conoscerne un altro. In Giappone si dice che "la vita è sempre vicina alla morte", per questo dobbiamo cercare di vivere ogni singolo momento in totale pienezza. Per me è una filosofia di vita.

La Perception Walking è di fatto qualcosa di semplice. Ma come succede in cucina, ingredienti semplici, ma buoni, possono fare un gran piatto. Al contrario un piatto con ingredienti troppo ricercati, non sempre porta a un buon risultato.