Secondo uno studio inglese le buste biodegradabili possono inquinare come la plastica

Quando questi ricercatori hanno recuperato una busta della spesa dal fondale marino, hanno voluto dimostrare che dobbiamo stare attenti a quello che leggiamo sulle etichette. «Questa busta è etichettata come completamente biodegradabile, ma dopo tre anni nel mare è ancora in grado di portare un’intera spesa.» -Imogen Napper.
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Video Storie 2 Luglio 2021

La ricercatrice Imogen Napper ha condotto uno studio in Inghilterra, all’Università di Plymouth, che ha dimostrato come le buste biodegradabili, che prendiamo regolarmente nei supermercati, non si degradano prima della plastica convenzionale, in determinate condizioni ambientali. Lo studio ha messo a confronto 5 sacchetti di plastica di diverso materiale: tre tipi di biodegradabile, uno compostabile e uno convenzionale. Sono stati collocati in tre ambienti diversi: all’aria, sotto terra e nelle acque di mare del porto. Dopo 3 anni il sacchetto compostabile è l’unico che si è degradato più velocemente rispetto agli altri, dissolvendosi completamente nell’aria e nell’acqua, ma solo parzialmente nel terreno.

I sacchetti biodegradabili invece sono rimasti completamente integri sia sotto terra che nell’acqua. Imogen Napper, passo dopo passo, ci ha illustrato i risultati dell'esperimento: "qui dice che questa borsa biodegradabile è composta per il 20% di materiale vegetale; ma dopo tre anni possiamo vedere che è ancora intatta. Qui la scritta dice che la busta è fatta di materiale 100% biodegradabile".

Richard Thompson, co-autore dello studio, ha concluso: "L’esperimento ha mostrato che i materiali che abbiamo esaminato, semplicemente non si degradano nell’ambiente in un tempo rilevante.» Lo studio dimostra che “biodegradabile” non vuol dire che la busta “si dissolve per magia". Qualsiasi materiale ha bisogno delle condizioni giuste per essere smaltito.  "Abbiamo bisogno  di una linea di condotta più chiara e di standard internazionali per definire qualcosa come biodegradabile. La chiave è: di quale ambiente parliamo? O parliamo di biodegradabile in una struttura industriale, dove ci sono 50/60 gradi celsius e specifiche condizioni di ph, umidità e ossigeno. O parliamo di biodegradabile nell’ambiente naturale, nel mare o nel suolo, perché sono situazioni completamente diverse", è stato il commento di Thompson.

Inoltre secondo i ricercatori, è da approfondire anche il comportamento della busta compostabile, l’unica che si è completamente degradata in acqua ma, non per questo meno dannosa per gli ecosistemi. Un portavoce di Vegware, uno dei maggiori fornitori di buste compostabili, ha precisato: "smaltire un prodotto nell'ambiente è ancora spazzatura, compostabile o meno. Seppellire non è compostaggio. I materiali compostabili possono compostare con cinque condizioni chiave: microbi, ossigeno, umidità, calore e tempo".

Se le città non sono attrezzate per sostenere lo smaltimento di questi materiali, il rischio è che, come nell’esperimento, le buste che usiamo inquinino ugualmente. L’unica soluzione valida per combattere attualmente il problema è cambiare il nostro comportamento, evitando o riducendo l’uso della plastica monouso. Infatti secondo Thompson: "una busta che può e viene riutilizzata più volte rappresenta un’alternativa migliore alla degradabilità".