Sei in grado di gestire lo stress? Ecco come tenere a bada la tensione e trasformarla in una risorsa

Si racconta la storia di due cani che, in momenti diversi, entrarono nella stessa stanza. Uno ne uscì scodinzolando, l’altro ringhiando. Una donna li vide e, incuriosita, entrò nella stanza per scoprire cosa rendesse uno felice e l’altro così infuriato. Con grande sorpresa scoprì che la stanza era piena di specchi: Il cane felice aveva trovato cento cani felici che lo guardavano, mentre il cane arrabbiato aveva visto solo cani arrabbiati che gli abbaiavano contro.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
20 Dicembre 2019 * ultima modifica il 08/09/2020

La scienza di "mindset", ovvero la forma mentis che adotti davanti a quanto la realtà ti impone, teorizza che il tuo mondo sia composto per il 20% dai fatti che ci accadono e per l'80% da come ti poni di fronte ad essi. La stessa esperienza può quindi diventare fonte di gioia o dolore, di gratificazione o di stress.

Che cos'è lo stress?

Lo stress non è altro che la capacità del tuo organismo di adattarsi alle richieste di cambiamento che provengono dall'ambiente, in modo da raggiungere un equilibrio migliore. Secondo Hans Selye, il padre della ricerca sullo stress, ciò rappresenta l'essenza stessa della vita. Lo stress non è solo qualcosa di tossico che ti fa del male, ma può trasformarsi nel tuo miglior alleato e diventare un ottimo strumento per affrontare al meglio le prove che incontri se lo sai "utilizzare" nel modo corretto.

Si possono individuare almeno tre diverse forme di stress:

  • Stress periodici legati alle pressioni del lavoro, della famiglia e di altre responsabilità quotidiane.
  • Stress provocato da un improvviso cambiamento negativo, come la perdita del lavoro, un divorzio o una malattia.
  • Stress traumatico, che si verifica quando si è in grave pericolo (incidente, guerra, atto terroristico, disastro naturale, …).

Le cause

Lo stress non è altro se non una risposta psicofisica che l’organismo mette in atto in reazione a compiti che sono valutati come eccessivi: questo significa che un evento stressante per qualcuno potrebbe non esserlo per altri e che uno stesso evento in fasi di vita diverse può risultare più o meno stressante. È tuttavia utile individuare alcuni fattori che risultano tipicamente stressanti per la maggior parte delle persone. Molti dei grandi eventi della vita possono risultare stressanti, sia eventi piacevoli come il matrimonio, la nascita di un figlio o un nuovo lavoro, sia quelli spiacevoli come la morte di una persona cara, una separazione o il pensionamento. Accanto a questi eventi possiamo identificare come fonti frequenti di stress alcuni fattori fisici: il freddo o il caldo intensi, l’abuso di alcol o il fumo, ma anche serie limitazioni nei movimenti. Esistono inoltre fattori ambientali che ci espongono al rischio di stress, pensiamo ad esempio alla mancanza di un’abitazione, agli ambienti molto rumorosi, a livelli di inquinamento elevati.

Lo stress può quindi essere legato a problemi in ambito lavorativo (disoccupazione, carico di incombenze eccessivamente elevato, pensione, …), famigliare (divorzio, difficoltà di relazione, assistenza di una persona cara malata), domestico (trasloco, difficoltà con i vicini, …), o a problemi personali (lutto, problemi economici, …).

Quali sono i sintomi

Lo stress può influire sul modo in cui ti senti emotivamente, mentalmente e fisicamente e può arrivare a influenzare anche il comportamento. Emotivamente, ti puoi sentire: sopraffatto, triste, irritabile e ferito, ansioso, indifeso e/o impaurito, frustrato e privo di autostima. Mentalmente, ti puoi sentire preoccupato, incapace di concentrarti, in difficoltà nel prendere decisioni. Fisicamente, infine, si possono manifestare: mal di testa, tensione muscolare o anche dolore, vertigini, disturbi del sonno, stanchezza costante, alopecia, orticaria, eccesso o mancanza di appetito.

Si può essere portati a piangere, dormire più del solito o, al contrario, soffrire d’insonnia, disinteressarsi di attività normalmente ritenute piacevoli, restare da soli, bere e/o fumare di più, rispondere in modo brusco, evitare persone e situazioni con cui si hanno problemi.

Quando viene vissuto in modo positivo e in tempi adeguati lo stress può anche motivarti mentre lo stai vivendo, per esempio per prepararti per un colloquio di lavoro o per una prestazione sportiva; lo stress può infine aumentare la possibilità di sopravvivenza in condizioni estreme, perché in grado di accelerare il battito cardiaco, tendere i muscoli, aumentare la frequenza di respirazione per assorbire maggior ossigeno, che verrà usato dal cervello per incrementare l’attività (lucidità, velocità di pensiero e così via).

Quali sono le conseguenze di uno stress prolungato

Uno stress eccessivamente prolungato o addirittura cronico può avere un impatto concreto sulla salute dell’organismo; in questi casi le stesse reazioni utili a mettersi in salvo in situazioni di emergenza sono mantenute attive e sono quindi in grado di sopprimere la funzionalità immunitaria (infezioni più frequenti e severe, minor risposta anticorpale ai vaccini, …), digestiva (cattiva digestione, diarrea, diminuzione dell’appetito, …), del sonno (peggioramento della qualità del riposo con conseguente stanchezza cronica, …), riproduttiva (infertilità), impedendo la normale funzionalità fisiologica.

Nel corso del tempo la continua pressione dei fattori stressanti sull’organismo possono arrivare a favorire la comparsa di gravi problemi di salute, come ad esempio: ipertensione (pressione alta), che può causare problemi cardiaci compresi gli attacchi di cuore (infarto), depressione e ansia, emicrania e mal di testa, dolore alla schiena, ulcere.

Quando lo stress diventa cronico

In base alla durata dell’evento stressante è possibile distinguere due categorie di stress: se lo stimolo si verifica una volta sola e ha una durata limitata si parla di ‘stress acuto’, se invece la fonte di stress permane nel tempo si utilizza l’espressione ‘stress cronico’.

Gli stress cronici possono essere ulteriormente distinti in stress cronici intermittentistress cronici propriamente detti. I primi si presentano a intervalli regolari, hanno una durata limitata, e sono quindi più o meno prevedibili. I secondi sono invece rappresentati da situazioni di lunga durata che investono l’esistenza di una persona. Diventano stressanti nel momento in cui rappresentano un ostacolo costante al perseguimento dei propri obiettivi.

Una volta cronicizzato, lo stress diventa altamente dannoso, poiché costringe l’organismo in una situazione di costante tensione e allarme anche quando non sarebbe necessario, pregiudicandone energie e salute. È oramai un dato acquisito che lo stress produce modificazioni a carico di tutti gli organi, attraverso la mediazione del sistema nervoso vegetativo, del sistema endocrino e del sistema immunitario, attraverso una complessa serie di meccanismi di regolazione.

Come gestire lo stress

Occorre attribuire significati diversi agli eventi che ci si presentano nella vita. Infatti, nel momento in cui modifichiamo il nostro pensiero su un determinato elemento, l'effetto che esso ha su di noi muterò improvvisamente. Fin qui sembra tutto semplice, ma cosa possiamo gestire realmente lo stress quotidiano senza farci avvelenare? Scopriamo insieme qualche piccolo trucco..

Gestisci il tempo in maniera efficace

La vita frenetica nella quale sarai inserito richiede non solo la capacità di darsi delle priorità, ma anche quella di sfruttare al meglio il tempo a tua disposizione. Tendi sempre a procrastinare gli impegni sgradevoli o faticosi, finendo per passare le giornate con il retropensiero (molto stressante) di quello che dovresti fare e non fai. Questo meccanismo a lungo andare crea una grande sfiducia nelle proprie risorse. Uno stratagemma è quello di decidere a inizio giornata quante e quali saranno le ore che saranno dedicate a tutte le incombenze spiacevoli che di solito vengono rimandate. Al di fuori del tempo stabilito ci sarà il divieto assoluto di tali compiti fino al giorno successivo. Gli effetti delle indicazioni possono essere due: o riesci a fare il previsto nelle ore programmate o si ribella e trasgredisce alla proibizione. L'effetto finale sarà comunque quello di fare ciò che prima non si era in grado di fare.

Tieni a freno la tendenza al perfezionismo

Finiamo spesso a dedicare troppo tempo ed energie ad attività che potrebbero essere svolte in modo efficace anche con uno sforzo minimo. Come rimedio a questa tendenza puoi prescriverti una piccola imperfezione, ossia obbligarti a lasciare una piccola cosa non del tutto controllata o inserire un piccolo errore. Questa prescrizione ha il potere di rompere la rigidità del perfezionismo, riducendo notevolmente lo stress.

Impara a delegare

Sempre più spesso ti imbatti in persone con la tendenza a mantenere tutto sotto controllo, e incapaci di delegare. Il bisogno di "avere tutto sotto controllo" crea l'illusione di tenere sotto controllo anche lo stress quando in realtà è proprio l'eccesso di controllo a stressarti. Imparando a delegare a piccolissimi passi le cose meno importanti e scoprire così che il controllo sano non è mai rigido, ma è la capacità di lasciare andare il controllo per poi riprenderlo.

Impara ad "occuparti" invece che a "pre-occuparti"

Un'altra tendenza dell'uomo moderno è la tendenza ad anticipare possibili eventi futuri. Immerso in queste preoccupazioni il tuo corpo sperimenta tutti quei fenomeni fisiologici, come l'ansia che incrementano a dismisura il tuo stress. Questa situazione è aggravata dal fatto che in tali casi non puoi intervenire per rimuovere la causa della preoccupazione, visto che quest'ultima non è presente ma solo mentalmente anticipata. In tutti questi casi bisognerebbe essere capaci di "occuparsi" degli ostacoli o problemi solo quando si manifestano nel qui e ora, invece di continuare a "pre-occuparcene". Per gestire questa trappola puoi decidere di dedicare ogni giorno uno spazio di tempo in cui concentrare tutte le tue peggiori fantasie rispetto alle preoccupazioni, in modo da riservare loro uno spazio confinato.

Liberati dal veleno della rabbia

Di tutte le emozioni, la rabbia è quella dotata del potere più grande di innescare forti reazioni di stress. I collerici oscillano costantemente tra lo sforzo continuo di nascondere la propria irritazione e lo sfogarla con le persone vicine. Una buona strategia potrebbe essere farla defluire in un canale "protetto". Per chi non ha la possibilità di sfogarla in attività fisiche o sportive, la via più rapida consiste nel concedersi di esprimerla per iscritto. In che modo? Mettendo nero su bianco tutto la tua irritazione verso l'interlocutore, come se gli stessi scrivendo una lettera.

Il piacere

Il piacere è un antidoto miracoloso in grado di ridurre fino ad annullare lo stress. Saper salvaguardare in ogni giornata un piccolo momento di piacere è fondamentale per mantenere l'equilibrio nella nostra quotidianità. Una caratteristica molto diffusa tra le persone che più si lamentano di essere stressate è la tendenza ad anteporre non solo i propri doveri ai piaceri, ma anche i piaceri degli altri ai propri. La via di uscita è imparare a coltivare un sano egoismo, cioè la consapevolezza che per fare star bene gli altri devi in primo luogo star bene tu.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…