Sergio Costa (di nuovo) Ministro dell’Ambiente: ecco perché per l’Italia è una bella notizia

È uno dei pochissimi la cui nomina a ministro è stata rinnovata nel governo Conte bis. Dal punto di vista ambientale, Sergio Costa ha un curriculum di tutto rispetto. Che non ha disatteso neanche durante l’anno del governo giallo-verde. Ora, l’obbiettivo è portare avanti ciò che ha iniziato, portando la questione ambientale sempre più al centro nell’agenda politica del Paese.
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Sara Del Dot 5 Settembre 2019

Quello dell’ambiente è un tema molto delicato, anche se esploso nell’opinione pubblica soltanto quest’anno. Per questo motivo quando si è trattato di nominarne il Ministro del neonato governo giallo-rosso il pensiero è volato subito a chi, l’ambiente, l’ha reso il centro della propria carriera. Non a caso, il nome di Sergio Costa è uno dei pochissimi a essere stati confermati nelle nuove nomine. Napoletano, classe 1959, già ministro dell’Ambiente del governo giallo-verde, Sergio Costa porta sulle spalle un bagaglio di esperienza non indifferente in campo ambientale. Laureato in Scienze agrarie, ha conseguito un master in Diritto dell’ambiente per poi entrare nel Corpo Forestale fino all’accorpamento con l’Arma dei Carabinieri del 2017. Attualmente riveste la carica di Generale di brigata.

Il suo curriculum, prima e dopo la carica di ministro è ricco di azioni concrete. La più celebre risale all’inizio degli anni Duemila quando, allora Comandante regionale della Forestale in Campania, ha condotto un’inchiesta sui rifiuti tossici interrati nella Terra due Fuochi dal clan dei Casalesi, dando inizio al primo filone di indagine sul tema. In seguito si è occupato anche delle discariche abusive nel parco del Vesuvio, di indagini sul traffico di rifiuti, oltre a lottare contro lo smantellamento del Corpo Forestale e sostenere attivamente la legge 68 sugli ecoreati.

Ministro pentastellato dal 1 giugno 2018, sin da subito Costa si è fatto notare grazie alle diverse iniziative promosse in prima persona per riportare alla luce la questione ambientale in Italia e conferirle un posto di rilievo nell’agenza politica del Paese, sebbene si sia dovuto confrontare con diverse questioni spinose come i rifiuti nella Capitale, il gasdotto Tap, le trivelle.

Punto fermo delle sue azioni politiche è stata l’intensa campagna contro la plastica attraverso cui, dopo aver reso il proprio dicastero plastic free, ha sfidato tutte le amministrazioni italiane a seguire il suo esempio, abolendo definitivamente la plastica monouso e sostituendola con materiali più sostenibili.

Ma la lotta contro l’inquinamento non si è fermata qui. Con la legge Salvamare, si è impegnato per sdoganare la possibilità per i pescatori del Mediterraneo di portare a terra i rifiuti che raccolgono con le proprie reti senza doverli rilasciare in mare, cosa che prima erano paradossalmente obbligati a fare per legge.

Altre azioni del Ministro hanno riguardato lo stanziamento fondi da 330 mila euro sull’educazione ambientale nelle scuole, l’imposizione del rispetto delle normative ambientali sulla questione dell’Ilva di Taranto, la nuova commissione Via-Vas e la spinta fortissima verso l’economia circolare, sancita anche e soprattutto dalla firma del decreto End of Waste per il riciclo dei Pap, prodotti assorbenti per la persona quali pannolini e assorbenti, che consente di recuperare circa 900mila tonnellate di rifiuti ogni anno.

La notizia della sua rinnovata presenza non può che rendere tutti i cittadini che hanno a cuore l’ambiente un po’ più sereni. La strada intrapresa dal ministro Costa, per quanto riguarda le attività che gli competono, è quella giusta. L’obiettivo, forse il più complicato, è proseguire. Con questi ed altri traguardi, tra cui, come scrive lui stesso, portare il prima possibile in Consiglio dei ministri un provvedimento sui cambiamenti climatici. Perché “con rinnovato entusiasmo è il momento di osare, di lanciare il cuore oltre l’ostacolo.”

Sono nata e cresciuta a Trento, a due passi dalle montagne. Tra mille altre cose, ho fatto lunghe passeggiate nel bosco altro…