Sigarette elettroniche, il fumo di terza mano del vaping potrebbe danneggiare i polmoni dei bambini

Uno studio australiano ha scoperto che l’insieme di sostanze provenienti dai processi di combustione che si depositano su mani, indumenti e oggetti, il cosiddetto fumo di terza mano, se ingerite potrebbero causare danni all’organismo, inarticolate nei più piccoli.
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Kevin Ben Alì Zinati 13 Settembre 2023
* ultima modifica il 13/09/2023

Non si vede ma c’è, e fa pure male. È il fumo di terza mano, ovvero l’insieme di quelle sostanze frutto dei processi di combustione che dopo una breve sosta in aria si depositano su mani, indumenti, oggetti e che, se ingerite, possono causare danni all’organismo.

Secondo uno studio del Woolcock Institute of Medical Research di Sydney, particolarmente rischiose per la salute polmonare dell’uomo e, in particolare, dei bambini, sarebbero quelle provenienti dalle sigarette elettroniche.

I più piccoli, come sai, hanno la tendenza a portarsi continuamente le mani alla bocca, così come gli oggetti più disparati, e la probabilità di ingerire residui del “vaping” caduti su abiti e superfici è altissima.

Oli e sostanze arrivano così ai polmoni e, più in generale, in tutto l’organismo attraverso il metabolismo favorendo così l’insorgenza di gravi malattie polmonari e altre condizioni patologiche.

Se sui rischi legati al fumo di prima, seconda e terza mano delle sigarette tradizionali abbiamo prove scientifiche sempre più chiare e univoche, molti dubbi oggi rimangono ancora sui potenziali rischi delle e-cig.

Il dottor Silvano Gallus ci aveva spiegato che quello delle sigarette elettroniche è un mondo relativamente nuovo e dunque poco indagato e per questo ad oggi non siamo ancora in grado di stabilire con certezza quali potrebbero essere davvero gli effetti per l’uomo di questi prodotti e delle sostanze in essi contenute, come gli aromi.

Ogni nuovo dato, insomma, è un pezzo di un puzzle più ampio che è estremamente importante ricostruire.

Considera che l’uso della sigaretta elettronica, nel 2020, riguardava più o meno il 3% della popolazione italiana, con una buona fetta di consumatori compresa tra i giovani della fascia 18-24 anni.

Secondo i ricercatori australiani, che hanno studiato gli effetti polmonari dell’esposizione al "vapore elettronico di terza mano" in un modello murino, il fumo di terza mano dovuto al vaping resterebbe tossico in media per un mese, rendendo così mobili e vestiti potenzialmente pericolosi per lungo tempo.

Ad aumentare i rischi delle e-cig e del loro fumo di terza mano ci pensano, appunto, gli aromi e le fragranze che attirano sempre di più i consumatori nascondendo così i potenziali pericoli.

“Il nostro modello di esposizione di terza mano indica che gli effetti sono profondi; i polmoni hanno evidenze di fibrosi tipicamente presenti in persone che soffrono di malattie polmonari croniche, come asma ed enfisema. I polmoni mostravano evidenze di un danno che probabilmente dura una vita” ha spiegato Brian Oliver, responsabile della ricerca e specialista di malattie respiratorie dell'Istituto.

Fonte | "Third-Hand Exposure to E-Cigarette Vapour Induces Pulmonary Effects in Mice" pubblicato il 4 settembre 2023 sulla rivista Toxics

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.