Tanto sport e un’alimentazione più sana: a Milano la prima scuola media sportiva

Non più solo due ore di attività fisica ma cinque, non più merendine e junk food, ma snack salutari per promuovere un’alimentazione sana ed equilibrata. Su queste basi è pronto il progetto della prima scuola media sportiva a Milano, in sperimentazione a partire da settembre.
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Gaia Cortese 24 Marzo 2023

Mens sana in corpore sano. Lo sostenevano gli antichi Romani e non sbagliavano. L’attività fisica favorisce il benessere psicologico, oltre che quello fisico, perché aumenta l’afflusso di ossigeno al cervello, migliora la concentrazione e le funzioni di apprendimento. Ciò significa che praticare sport non può che apportare benefici al rendimento scolastico, quindi, perché non aumentare la pratica proprio nella scuola?

Qualcuno (per fortuna) ci ha pensato seriamente, così a settembre partirà una sperimentazione che coinvolgerà sessantadue scuole in tutta Italia, di cui dieci in Lombardia. Nello specifico, l’istituto comprensivo Iqbal Masih del quartiere milanese di Baggio sarà la prima scuola media sportiva, a formare una sezione di venti alunni, dieci ragazzi e dieci ragazze, che a breve dovranno sottoporsi a  un test attitudinale per superare la selezione.

La prima scuola media sportiva si distinguerà per il maggior numero di lezioni di educatione fisica, che dalle tradizionali due ore passano a cinque, ma anche per il sostegno a più attività sportive che, quando possibile, saranno praticate all’aria aperta. Si parla quindi di sport anche poco "usuali" in ambito scolastico, come il tiro con l'arco, il baseball, il calcio a cinque e l'orienteering.

Tra le materie insegnate, nell'ambito dell'educazione civica, non mancherà l'insegnamento del fair play.

E non finisce qui. Un’altra caratteristica di questo nuovo percorso scolastico è l’attenzione in tema di alimentazione. Oltre al divieto di consumare il cosiddetto junk food, ossia il cibo spazzatura, l'intenzione è quella di favorire il consumo di frutta e verdura, e di snack salutari come centrifugati, barrette di cereali  e yogurt.

L’effetto del lungo lockdown dovuto alla recente pandemia, non ha solo visto l’aumento della sedentarietà e dell’isolamento dei più giovani, ma anche un considerevole numero in crescita di casi di disturbi alimentari. Da qui la doverosa e necessaria attenzione a uno stile di vita che sia più sano ed equilibrato, il cui il mantra da seguire sia "sport e alimentazione".