Torino accoglie Greta Thunberg, ma niente selfie: “È prima di tutto una persona”

La sedicenne svedese ha scelto il capoluogo piemontese come tappa intermedia durante il suo viaggio di ritorno in Svezia. Per il climate strike di oggi i ragazzi di Fridays for Future Torino hanno preparato una canzone e diffuso una sorta di vademecum: no ai selfie con Greta e no ai simboli politici.
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Federico Turrisi 13 Dicembre 2019

L'evento non è di quelli che si ripete ogni giorno. Torino si prepara a dare il benvenuto a Greta Thunberg, la giovane attivista svedese nominata persona dell'anno 2019 dal Time. L'appuntamento è per oggi alle 14:30 a Piazza Castello che si preannuncia gremita nonostante l'arrivo della neve sul capoluogo piemontese. Per l'occasione è stato allestito un grande palco da dove parlerà Greta Thunberg, che arriverà a Torino a bordo di un'auto elettrica e ripartirà domani verso Stoccolma in treno. Al presidio dovrebbero partecipare anche alcuni rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui il sindaco Chiara Appendino, che ha salutato l'arrivo di Greta Thunberg con un tweet.

L'entusiasmo dei ragazzi del gruppo locale di Fridays for Future è a mille. Lo sciopero per il clima della giornata di oggi avrà per loro un significato particolare. Per la speciale occasione i manifestanti avranno anche il loro inno: "Sing for the climate". Le note sono quelle di Bella Ciao, il testo è invece un invito a rispettare il pianeta e ad agire subito concretamente per salvarlo. Fridays for Future Torino ha inoltre stilato una specie di vademecum, o meglio una lista con dei piccoli accorgimenti per partecipare al presidio con Greta Thunberg nel modo migliore possibile.

Ovviamente saranno numerose le persone che vorranno farsi immortalare con l'attivista svedese e conservare un ricordo dello strike di oggi. Per questo si è scelto di adottare una "No selfie policy": niente selfie "perché Greta è una persona, non un trofeo da esporre o un pezzo da collezione". Le altre regole sono: non violenza, no ai simboli o alle bandiere di partiti politici, no ai cartelli sessisti. In più si invitano i partecipanti al presidio a mantenere la piazza pulita.

Piccola nota finale: ironia della sorte, proprio oggi la giunta regionale piemontese è chiamata a votare nuovamente la mozione per la dichiarazione dello stato di emergenza climatica, che lo scorso ottobre era stata respinta tra le proteste dei ragazzi di Fridays for Future Torino.