Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre 2018 le lancette dell'orologio torneranno indietro di un'ora. Torna l'ora solare (almeno fino alla notte del 31 marzo 2019), e si dorme un'ora in più. Dopo sette mesi di ora legale, questa volta le lancette tornano indietro di 60 minuti: adesso, con l'ora solare, farà buio un'ora prima la sera, mentre la mattina ci sveglieremo nuovamente con la luce.
Lo scopo dell'ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. Non che l'ora legale aumenti le ore di luce disponibili, ma che porti a un maggior sfruttamento delle ore di luce naturale, quello sì. Questo sistema di cambio dell'ora segue una normativa specifica, la Direttiva Europea 2000/84/CE che stabilisce come in tutti i Paesi Europei l'ora legale debba essere introdotta nel periodo che va da fine marzo a fine ottobre.
Cosa comporterebbe l'abolizione dell'ora legale? Non c'è da stupirsi che qualcuno si sia fatto questa domanda e che, sempre da un recente sondaggio condotto dal Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell' ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori), risulti che l'80% degli italiani è favorevole all'abolizione dell'ora legale. Una soluzione di questo tipo comporterebbe l'utilizzo dell'ora solare tutto l'anno, eliminando i fastidi legati al cambio dell'ora: il problema sarebbe che d'inverno, con meno ore di luce a disposizione, uno slittamento in avanti di alba e tramonto potrebbe fornire sì un'ora di luce in più alla sera, ma anche una in meno ogni mattina, mentre le attività quotidiane continuerebbero a svolgersi con lo stesso orario.
Nei giorni immediatamente successivi al cambio dell'ora, alcune persone lamentano disturbi dovuti all'alterazione del ciclo sonno-veglia, un fenomeno molto simile a quello del jet lag, quando ci si sposta in aereo tra Paesi con diversi fusi orari. Sempre secondo il Codacons, "lo sfasamento di un’ora determina conseguenze sia a livello di umore, sia a livello fisico per circa il 15% dei cittadini, e produce disturbi del sonno in un bambino su due. Risintonizzare i ritmi biologici provoca un disagio per l’organismo, anche negli individui adulti: è stato infatti dimostrato come il passaggio da ora solare a ora legale (e viceversa) generi nei primi giorni stanchezza, apatia, nervosismo, emicranie e, in alcuni casi, addirittura stati depressivi, con ripercussioni dirette sulla produttività sul lavoro”.
Senza dover ricorrere necessariamente all'acquisto in farmacia di prodotti per i disturbi da jet lag, tra i suggerimenti per superare al meglio il passaggio da ora legale a ora solare c'è quello di fare attività fisica perché aiuta a superare gli effetti dei malesseri stagionali, attenua gli effetti ormonali causati dl cambio dell'ora e aiuta a mantenere il buon umore. Sì, perché inevitabilmente veder tramontare il sole un'ora prima potrebbe portare a una lieve (e passeggera) forma di depressione, ma a questo puoi porre rimedio anche facendo una buona scorta di magnesio, che trovi nel cacao amaro, nei germogli di soia, nella frutta secca (noci, nocciole e mandorle), nei cereali integrali e nei datteri. Anche i bambini risentono del cambio dell'ora. I pediatri consigliano di portarli a dormire il primo giorno sempre alla stessa ora di sempre e di cominciare a scalare indietro ogni sera 10 minuti, fino a portarli a letto all'ora corretta. Nel tempo di una settimana saranno nuovamente allineati con l'ora solare.