Torna l’ora solare e torna il dilemma: ora legale o non ora legale?
Se ne parla da almeno un paio da anni, con la precisione dal 2018. L’Unione Europea aveva già promosso una consultazione per capire se fosse o meno il caso di abolire definitivamente il cambio dell’ora. Ai tempi, il 76% dei votanti rispose in modo favorevole, ciononostante non si è mai arrivati a una decisione univoca che potesse accontentare tutti i Paesi.
La confusione, infatti, è parecchia. La Francia, per esempio, vorrebbe tenere per sempre l’ora legale e dire definitivamente addio a quella solare; diversamente i Paesi del Nord Europa, come la Finlandia e la Polonia, vorrebbero mantenere l'ora solare: durante l’estate, in questi Paesi, le giornate sono già piuttosto lunghe, pertanto l’"ora di luce" che si guadagnerebbe con l’ora legale, interessa poco; oltretutto non farebbe risparmiare in modo considerevole sulla bolletta dell’energia elettrica. E l’Italia? Il nostro Paese non ha deciso, non ha preso una chiara posizione, o meglio, per il momento lascia le cose come stanno: sei mesi con l’ora legale e sei mesi con l’ora solare.
Per il momento, quindi, non cambia nulla: nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre, torna l'ora solare. Alle 3:00 di notte dovrai spostare le lancette indietro di un'ora, tornando così alle ore 2:00. A partire da domenica il buio arriverà prima alla sera, ma (per molti una magra consolazione) si avrà più luce la mattina, almeno nel primo periodo.
L'ora solare rimarrà in vigore fino a domenica 28 marzo 2021 quando si torneranno a spostare le lancette in avanti, e tornerà ad essere effettiva l’ora legale.
Il cambio dell’ora in autunno porta sempre con sé un po’ di malumore. Non si tratta solo di avere da un giorno all’altro un’ora in meno di luce, ma va considerato anche che ogni volta che cambia l’ora possono esserci anche delle ripercussioni sulla qualità di vita. Insonnia, disturbi del sonno e difficoltà ad addormentarsi sono tra i più comuni disturbi dovuti al cambio da ora legale a ora solare, e viceversa.
L'insonnia può causare a sua volta altri problemi come difficoltà a concentrarsi, irritabilità e nervosismo. Questi fastidi sono tipicamente di lieve entità e di breve durata, ma occorre comunque tenerne conto e, se necessario, prendere delle misure, come anticipare di poco l'orario dei pasti e del sonno, per adattarsi il prima possibile al nuovo orario.
Attenzione anche ai sintomi di depressione. Entrare nel pieno della stagione autunnale con un'ora di luce in meno non è una passeggiata di salute. Il modo migliore per affrontare questa tristezza tipicamente autunnale è cogliere gli aspetti positivi della stagione: approfittare di una giornata di sole per fare una scampagnata in campagna, organizzare con gli amici la raccolta delle castagne, fare l'esperienza del foliage in una fitta boscaglia e portare in tavola i frutti di stagione (non solo castagne ma anche cachi, mele, pere, zucche e cavolfiori).
Da delibera della Commissione Europea saranno quindi i singoli Paesi che dovranno decidere entro il 2021 quale fuso orario adottare. Per i Paesi che, come la Francia, hanno deciso di mantenere in modo permanente l'ora legale, l'ultimo cambio dell'ora avverrà il prossimo 28 marzo, mentre per i Paesi che preferiscono mantenere l'ora solare, come la Finlandia e la Polonia, l'ultimo cambio avverrà l'ultima domenica di ottobre del 2021.
Lo scenario più probabile è che alla fine si arrivi a una soluzione organizzata a blocchi, vale a dire che i Paesi dell’Europa Meridionale potrebbero mantenere l’ora legale per tutto l’anno, mentre i Paesi del Nord Europa potrebbero mantenere quella solare.