Turismo (in)sostenibile: Bolzano vuole introdurre il numero chiuso e limitare i posti letto in tutta la provincia

La provincia altoatesina è la prima in Italia che potrebbe arrivare a stabilire un limite nel numero massimo dei pernottamenti turistici. Tra le proposte dell’assessorato al turismo anche quella di vietare ad alberghi, affittacamere e privati la possibilità di rendere disponibili nuovi posti letto.
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Martina Alfieri 17 Aprile 2023

L’Italia è piena di bellezze da scoprire e il turismo rappresenta, per molte località, una risorsa fondamentale. Alcune aree, però, finiscono letteralmente prese d’assalto: e se è vero che il turismo aiuta l’economia, il turismo di massa – insostenibile –  rischia di compromettere gli ecosistemi più fragili, come l'alta montagna.

Per contenere i danni causati dal sovraffollamento, l’assessorato al turismo di Bolzano ha quindi proposto una sorta di numero chiuso che, se sarà approvato, entrerà in vigore in tutta la provincia.

Nei mesi scorsi era stata Venezia a decidere di mettere un freno all’overtourism, limitando gli accessi alla città, mentre oggi tocca alla provincia altoatesina. Secondo quanto riporta il quotidiano Alto Adige, nell’omonima provincia, nel 2019, erano presenti in totale 229.088 posti letto turistici e altri 10mila, già assegnati, diventeranno presto disponibili.

L’obiettivo dell’assessore Arnold Schuler, con la proposta avanzata nei giorni scorsi e che verrà discussa dal consiglio provinciale a giugno, è quello di impedire che, in futuro, il numero dei turisti contemporaneamente presenti sul territorio possa aumentare ancora, compromettendo gli equilibri naturali e lo sfruttamento delle risorse locali. Il tetto massimo dei posti letto non dovrà riguardare gli alberghi, ma anche gli affittacamere e le abitazioni dei privati.

Se il progetto – già motivo di dibattito tra sindaci – andrà a buon fine, la provincia autonoma di Bolzano diventerà la prima in Italia a istituire nei propri confini il tetto ai posti letto turistici.

Non è la prima azione che viene intrapresa in Trentino Alto-Adige per contrastare le conseguenze del turismo insostenibile sulla montagna: nel 2022 le province di Trento, Bolzano e Belluno hanno istituito il piano “Dolomiti low emission zone”, che dovrà limitare gli accessi delle automobili in alcuni passi, in modo da ridurre l’inquinamento soprattutto nella stagione turistica.

Tutti possiamo, a nostra volta, provare a essere viaggiatori responsabili, cercando ad esempio di praticare l’"undertourism”: visitare cioè i luoghi in modo attento e consapevole, scegliendo mete meno conosciute o inflazionate, ma tutte da esplorare.