Una ZTL sulle Dolomiti per proteggere la montagna dall’inquinamento: dal 2024 le auto dovranno prenotare online

Anche le Dolomiti stanno soffrendo a causa dell’inquinamento provocato dal traffico automobilistico. Per questo dall’estate 2024 per raggiungere i passi Pordoi, Campolongo, Gardena e Sella in auto bisognerà verificare la disponibilità dei parcheggi e prenotare online, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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Martina Alfieri 20 Ottobre 2022

I paesaggi delle Dolomiti stanno affrontando diverse minacce ambientali. Il surriscaldamento globale e i cambiamenti climatici riducono la quantità di neve e anticipano lo scioglimento dei ghiacciai, ma anche l’uomo fa la sua parte. Per ridurre le emissioni provocate dal traffico automobilistico, a partire dal 2024 sarà istituita una zona a traffico limitato che ridurrà l’afflusso dei mezzi inquinanti verso alcuni passi dolomitici.

Per raggiungere in auto e in moto i passi del Pordoi, del Campolongo, del Gardena e del Sella, dall’estate del 2024, bisognerà prenotare il proprio posto online, un modello già sperimentato in estate con il Lago di Braies, altra destinazione quotatissima nella zona. Non solo: la prenotazione sarà possibile esclusivamente nel caso in cui siano disponibili dei parcheggi. All'ingresso dei passi saranno installati dei sistemi digitalizzati per rilevare gli accessi.

La nuova ZTL fa parte del piano “Dolomiti low emission zone”, nato da una collaborazione  tra le province di Trento, Bolzano e Belluno insieme alla Regione Veneto. Il progetto prevede cinque punti, cinque azioni per migliorare la qualità dell’aria e della vita sulle Dolomiti:

  • Regolamentazione del traffico attraverso la tecnologia digitale;
  • Creazione e digitalizzazione di aree di parcheggio di interscambio;
  • Rafforzamento del trasporto pubblico locale;
  • Incentivazione della mobilità attiva;
  • Miglioramento della qualità della vita e dell'esperienza turistica.

Le nuove regole per transitare sulle Dolomiti aiuteranno anche a monitorare i flussi del traffico, presente in particolare nella stagione turistica, e a capire quali sono i limiti che la montagna può tollerare. Allo stesso tempo, verrà favorita la mobilità sostenibile, pubblica ed elettrica: si prevede che il “Piano di Mobilità Sostenibile" per i passi dolomitici costerà oltre 31 milioni di euro.

Gli ecosistemi di montagna sono particolarmente fragili e subiscono con più forza le conseguenze negative della crisi ambientale. Proprio alcuni giorni fa, l’Onu ha lanciato l’allarme per le Dolomiti: dal 2036, a causa della neve bagnata provocata dall’aumento delle temperature, potrebbe essere sempre più difficile sciare e fare escursionismo alpino.