Il mese di settembre 2024 ha un posto particolarmente importante nella storia dell’Europa. Sì, perché per la prima volta è successo che il numero di auto ibride ha superato quello dei veicoli con motore termico.
È come dire che, questa volta, scelte più sostenibili hanno messo la freccia e lasciato indietro quelle più impattanti per l’ambiente, segnando quello che con molta probabilità è un importante punto di svolta per il mercato automobilistico del vecchio continente.
La speranza è che sia un checkpoint: un momento dal quale si potrà andare avanti e non tornare indietro
Un veicolo ibrido infatti si contraddistingue per un impatto decisamente minore e una quantità di emissioni inquinanti ridotte dal momento che accanto a un motore a combustione interna (che usa dunque benzina o diesel) ne associa uno elettrico, alimentato da una batteria.
Settembre 2024 insomma è stato un mese decisivo per la trasformazione green del comprato automobilistico.
Come racconta Reuters e conferma l’Associazione europea dei costruttori di automobili, infatti, le auto ibride hanno rappresentato il 32,8% delle nuove immatricolazioni in Ue, contro il 29,8% dei veicoli completamente a carburante.
Non solo: sono diminuite del 6,1% su base annua anche le vendite totali di auto, un calo che va avanti da due mesi consecutivi per la prima volta da luglio 2022.
Che sulle strade continuino a vedersi sempre più auto ibride è un segnale importante, ma da cosa dipende?
Le vendite negli ultimi mesi in UE sono aumentate soprattutto perché le persone vedono le auto ibride come un compromesso conveniente tra i mezzi a combustione e quelli invece completamente elettrici.
Un segnale importante che in parte certifica anche un’aumentata sensibilità e attenzione dei cittadini verso tematiche ambientali e dunque verso mezzi più meno impattanti capaci di combinare efficienza e praticità.
D’altronde, la transizione tecnologica e la riduzione di emissioni di anidride carbonica e altri agenti inquinanti sono necessità urgenti.