Ultraman ha pulito oltre 600 tonnellate di immondizia che inquina i litorali di Bali. Le spiagge Samigita e Kuta sono state liberate dai detriti plastici grazie al suo contributo. Dietro il costume del supereroe si cela Suzuki Hiromasa, un attivista giapponese che non combatte mostri cattivi, ma l’inquinamento marino. L’attivista ha inventato un modo per attirare l’attenzione delle persone e mostrare loro le condizioni in cui versano le spiagge, ricoperte di spazzatura che si estende a perdita d’occhio. L’Indonesia è il secondo paese al mondo con più alto inquinamento da plastica: solo il 10% viene smaltito dai centri di riciclaggio mentre circa 600 mila tonnellate finiscono in mare.
Anche il clima favorisce l'accumulo di spazzatura sui litorali della zona: la stagione dei monsoni produce venti e piogge torrenziali che spingono i rifiuti dai fiumi alle coste. Masa si è recato a Bali subito dopo le tempeste estive per aiutare la comunità. L’attivista supereroe era inizialmente un semplice operaio di un'azienda alimentare, quando nel 2008 ha capito di avere aspirazioni più grandi. É diventato membro dell'organizzazione ambientalista Open Earth ed ha piantato alberi in tutto il continente asiatico. Nel 2016 si è spostato a Bali per via della quantità di spazzatura accumulata nelle acque della celebre meta turistica.
I rifiuti da plastica impiegano centinaia di anni per degradarsi e sono la principale causa di morte della flora e fauna acquatica. Secondo il Dipartimento dell’Ambiente indonesiano, la plastica rappresenta il 17% dei rifiuti totali, di cui solo il 9% è riciclabile. Il giovane attivista vuole toccare la sensibilità di tutti, anche quella dei visitatori che continua a informare e sensibilizzare attraverso i canali social di Ultraman, eroe dei sette mari.
Il pianeta è un patrimonio di tutti noi e la bellezza delle nostre spiagge va tutelata. Come ha affermato l'attivista nipponico:
«Siamo noi i primi fautori del cambiamento e insieme possiamo proteggere l’ambiente dall’inquinamento»