Un bosco sacro dove si seppelliscono uova al posto delle bare. Capsula Mundi, il cimitero del futuro

Non più bare ma capsule biodegradabili per seppellire i propri defunti e dare vita così a un un “bosco della memoria”. Questo è il progetto a basso impatto ambientale di Anna Citelli e Raoul Bretze, due designer italiani che vogliono trasformare i cimiteri grigi e freddi in boschi sacri dove superare il tabù della morte.
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Video Storie 17 Febbraio 2021

Qualcuno di voi avrà immaginato almeno una volta quanto sarebbe bello rinascere albero dopo la morte. Potrebbe diventare realtà nel cimitero sostenibile del futuro, dove si seppelliranno uova al posto delle bare.

Si chiama “Capsula Mundi” il progetto di due designer italiani, Anna Citelli e Raoul Bretze, che vuole trasformare i cimiteri freddi e grigi in boschi verdi, dove i nostri defunti vengono seppelliti in capsule biodegradabili: “Fa parte del nostro progetto l’idea che il cimitero diventi qualcos'altro” – commenta Raoul Bretze – “eravamo respinti dal cimitero fatto di lapidi, invece il pensiero di visitare i nostri cari estinti in un bosco secondo noi avrebbe cambiato il rapporto con la memoria”.

In una cultura lontana dalla natura, la morte è considerata spesso un tabù ma è un “passaggio inevitabile: non la fine, ma l'inizio di una via di ritorno alla natura”. Questo è uno dei motivi per cui Anna e Raoul hanno dato alla loro capsula la forma di un uovo, per sottolineare che ognuno di noi fa parte del ciclo di trasformazione della natura. Ogni uovo, nel loro cimitero verde, viene sepolto come un seme nella terra dal quale poi nasce l’albero. L’albero viene scelto dalla persona ancora in vita che lo lascerà in eredità alla sua famiglia e agli amici i quali potranno continuare a prendersene cura man mano che cresce.  Albero dopo albero, il cimitero diventerà una vera e propria foresta sacra. “Abbiamo scelto dei simboli” – dice Anna Citelli – “che potessero dare l’idea della continuità, abbiamo scelto l’uovo perché è un simbolo di nascita, di vita, la posizione fetale che ribadisce un inizio e non una fine e abbiamo scelto l’albero perché è il ricongiungimento tra la terra e il cielo”.

A spingere Anna e Raoul a ideare il loro progetto è stato anche il basso impatto ambientale delle loro capsule: se si pensa che per ogni bara è necessario abbattere un albero che può impiegare 40 anni a crescere, le Capsula Mundi sono invece realizzate con plastica di amido ricavata da patate e mais. Al momento le urne vengono utilizzate solo per le ceneri mentre sono in fase di test quelle per il corpo. Le ceneri hanno un PH molto alto che potrebbe impedire la crescita delle piante, ma la plastica biodegradabile si rompe lentamente a partire da piccole fratture così il terreno ha il tempo necessario per tamponare il PH delle ceneri senza subire danni.

Le sepolture verdi, sono diffuse nei paesi anglosassoni ma non sono permesse ovunque. In Italia è concessa solo la dispersione delle ceneri, regolata dalle cosiddette norme cimiteriali. Nel nostro paese, da qualche anno, quasi tutte le regioni hanno equiparato la dispersione delle ceneri all’uso delle urne biodegradabili, per cui adesso è possibile usarle anche su terreni pubblici. Il “bosco della memoria” usa un sistema GPS per localizzare i singoli alberi e se il maltempo dovesse danneggiare questi ultimi, sarà sempre possibile sostituirli.