Un milione di galline di un allevamento in Minnesota sarà ucciso per limitare il rischio aviaria

Si tratta solo dell’ennesimo abbattimento di massa di volatili d’allevamento per limitare quanto più possibile la diffusione del virus dell’influenza aviaria. Nel 2022 sono stati uccisi 58 milioni di esemplari, nel 2023 le cose sono andate meglio, ma resta il problema degli allevamenti intensivi.
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Maria Teresa Gasbarrone 9 Novembre 2023

Negli Stati Uniti la paura del virus dell'influenza aviaria ha spinto il dipartimento dell'Agricoltura (USDA) a decidere per l'abbattimento di circa 1 milione di galline ovaiole di un allevamento in Minnesota, dopo che è stata confermata la presenza del virus all'interno della struttura.

Abbattimenti di massa come quello in Minnesota – anche se di dimensioni più ridotte – verrano effettuati anche in South Dakota e Iowa. Secondo infatti la legislazione americana, infatti, se il virus dell'aviaria viene rintracciato in una fattoria o in un allevamento, tutti gli esemplari lì presenti devono essere uccisi. L'obiettivo di questa politica – come è avvenuto anche in Italia per gli allevamenti di suini e la Peste suina africana (Psa) – è limitare la diffusione del virus.

La battaglia all'influenza aviaria

L'industria del pollame e delle uova sta cercando di contrastare l'epidemia di influenza aviaria ormai dall'anno scorso: nel 2022, quasi 58 milioni di volatili – soprattutto polli e tacchini – sono stati abbattuti per far fronte al virus, contribuendo ad aumentare notevolmente i prezzi di uova e tacchini.

Oltre al caso del Minnesota, l'USDA ha dichiarato che circa 26.800 tacchini saranno abbattuti in una fattoria della contea di McPherson, nel South Dakota, e quasi 17.000 volatili saranno abbattuti in due fattorie della contea di Clay, in Iowa.

Sebbene questi numeri facciano impressione, il numero di animali uccisi nel 2023 si è drasticamente ridotto rispetto al 2022: anche dopo l'abbattimento delle 940mila galline dello stabilimento del Minnesota, i volatili uccisi negli Stati Uniti finora sono stati 3,4 milioni.

Il problema degli allevamenti da uova

A fronte di questi accenni di miglioramento negli abbattimenti, anche grazie ai tentativi di degli allevatori di limitare il contatto tra gli esemplari nei loro stabilimenti e le anatre o le oche che migrano, resta però il problema degli allevamenti da uova. Questi infatti, proprio come dimostra il caso del Minnesota, sono i più numerosi, ecco perché nel momento in cui il virus riesce a penetrare all'interno, diventa necessario abbattere a volte anche milioni di animali.

Dall'inizio dell'epidemia, il Minnesota ha perso un totale di oltre 5,5 milioni di volatili. L'Iowa, che ospita molti grandi allevamenti di uova, è stato il più colpito, con oltre 16 milioni di volatili abbattuti, compreso un caso in cui è stato necessario uccidere 5 milioni di galline da uova.