Una nuova inchiesta svela il lato “horror” degli allevamenti ittici in Europa: da dove arriva il pesce che mangi?

Un gruppo di investigatori commissionati da Compassion in World Farming (CIWF) International, associazione internazionale a difesa dell’ambiente e del benessere animali, ha visitato quattro allevamenti ittici di trote in Polonia. Nessun rispetto per la sofferenza animale, scene atroci e rischi per la salute umana: il resoconto dell’inchiesta appena pubblicata.
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Maria Teresa Gasbarrone 31 Ottobre 2023

Una nuova inchiesta ha rivelato l'orrore che ancora troppo spesso si cela dietro le porte degli allevamenti ittici europei. Questa volta a lanciare l'allarme è la Compassion in World Farming (CIWF) International, associazione a tutela del benessere animale e dell'ambiente, che ha appena diffuso leimmagini di un'inchiesta che ha riguardato quattro allevamenti di trote in Polonia.

Il gruppo di investigatori commissionato da CIWF, che si è infiltrato in incognito nei quattro stabilimenti, ha documentato pratiche completamente irrispettose dei diritti degli animali e del loro benessere.

Foto di Compassion in World Farming (CIWF) International

Cosa ha svelato l'inchiesta

Il report parla di "macellazioni disumane, pratiche di manipolazione stressanti e condizioni di allevamento inadeguate", che secondo l'associazione sarebbero comuni a molti allevamenti ittici in tutti i Paesi Ue.

Oltre alla crudeltà, l’inchiesta ha messo in luce gli impatti preoccupanti che questi allevamenti potrebbero avere sull'ambiente. Tre dei quattro allevamenti avevano infatti acque stagnanti dalla pessima qualità igienica, con residui di mangime, feci e cadaveri di pesci.

Parte delle responsabilità di questa situazione sarebbe da attribuire – denuncia l'associazione – al ritardo dell'Ue nella legislazione sul benessere dei pesci d'allevamento.

Nonostante, infatti, nel 2020, la Commissione europea si sia impegnata a revisionare la propria legislazione sul benessere animale – includendo pratiche di trasporto e macellazione – per allinearsi alle più recenti scoperte scientifiche sulla senzienza dei pesci, tuttavia, la Commissione europea è venuta meno alla propria parola, non pubblicando la proposta di revisione.

Un "vuoto normativo" di cui CIWF ha voluto mostrare le conseguenze attraverso quest'inchiesta. Ma cosa hanno visto gli investigatori? Le immagine, da oggi pubbliche, mostrano pesci sventrati ancora vivi, a cui vengono estratti i bulbi oculari, morti soffocati o schiacciati in barili o ancora in vita dentro sacchetti di plastica.

Dall’inchiesta emerge l’inefficacia dei tentativi di stordire gli animali con dispositivi elettrici, le cui ripetute scosse provocano – al contrario – ulteriore sofferenza ai pesci. A queste si aggiungono ulteriori problematiche di benessere: le trote sono ammassate in vasche sporche e squallide, si ammalano, esibendo segni di infezioni fungine e di erosione delle pinne.

Immagini raccapriccianti che secondo CIWF rappresenterebbero non un caso isolato, ma la norma nella grande maggioranza degli allevamenti nell’Unione europea. Italia inclusa, dove ogni anno vengono allevati fra i 58 e i 172 milioni di pesci.

Un problema "europeo"

Le trote sono tra le specie ittiche più allevate nei Paesi dell'Ue, insieme ad orata, spigola europea, carpa comune e salmone atlantico. Nella maggior parte degli allevamenti ittici però le condizioni in cui sono tenuti gli animali non tengono conto del benessere degli animali.

Foto di Compassion in World Farming (CIWF) International

Prima dell'inchiesta in Polonia, altre indagini di CIWF e di altri gruppi, tra cui L214 ed Essere Animali, hanno mostrato risultati simili.

"La maggior parte dei pesci allevati in Ue è abbattuta utilizzando metodi disumani e il loro benessere non è adeguatamente tutelato durante l'allevamento e la manipolazione", segnala l'associazione.

Eppure la legislazione europea richiede che ai pesci "sia risparmiato qualsiasi dolore, angoscia o sofferenza evitabile durante l'uccisione e le operazioni correlate".

Il Codice sanitario per gli animali acquatici della WOAH indica quali sono i sistemi di abbattimento dei pesci più adatti a evitare la sofferenza di ogni singola specie ittica.

Tra questi c'è lo stordimento elettrico e a percussione seguito, se necessario, da un metodo di abbattimento adeguato. Questo metodo potrebbe essere adatto anche alle trote, a patto che venga applicato in modo corretto, cosa che l'inchiesta negli allevamenti polacchi ha dimostrato non essere così frequente.

Fonte | Compassion in World Farming

Credits: In copertina foto di Compassion in World Farming