Una studentessa di Siena non trova casa in affitto per via del suo cane: cosa dice la legge sugli animali in condominio?

Una studentessa di Siena ha difficoltà a trovare casa per via del suo cane, un Bovaro del bernese, che a quanto pare non è ben accetto dagli affittuari finora contattati dalla ragazza. Ma chi decide se un cane può vivere o meno in un condominio?
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Evelyn Novello 9 Gennaio 2024

Trovare casa quando si ha un cane può essere un'ardua impresa. Lo sa bene Francesca Rizzi, studentessa fuorisede dell'Ateneo di Siena che da quando è arrivata in città ha enormi difficoltà a trovare un alloggio per lei e il suo adorato cane. Il suo amico a quattro zampe si chiama Dogo, è un Bovaro del bernese, di taglia grossa, sì, ma buonissimo. Finora la ragazza ha ricevuto ben 70 rifiuti dagli affittuari della zona e, amareggiata, commenta al Corriere Fiorentino: "Com'è possibile che nessuno accetti un animale in casa? – si chiede la ragazza – Lui ha 6 anni, è super tranquillo, ha sempre vissuto in appartamento. Praticamente, la maggior parte del tempo, fa il tappeto ed è solo bisognoso di tante coccole".

Grazie al tam tam social che si è generato, pare che qualcosa si stia muovendo e che Francesca e Dogo possano finalmente trovare un alloggio a Siena, ma perché è così complicato trovare un appartamento che accetti anche animali domestici? Chi ha l'ultima parola in questo dibattito? Abbiamo provato a capirne di più.

L‘Art. 1138 del Codice Civile stabilisce che quando in un edificio il numero dei condomini è superiore a 10, deve essere formulato un regolamento condominiale con norme "circa l’uso delle cose comuni e la ripartizione delle spese […] nonché le norme per la tutela del decoro dell’edificio e quelle relative all’amministrazione".

Lo stesso articolo termina specificando: "le norme del regolamento non possono in alcun modo menomare i diritti di ciascun condomino. – E continua – Le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici".

Dunque, nessuno ci può impedire di tenere animali nel nostro appartamento salvo ipotesi eccezionali, ovvero, che il regolamento condominiale approvato all’unanimità disponga diversamente. Per introdurre il divieto di possedere o detenere animali domestici occorre che siano d’accordo tutti i condomini e che tale specifica sia presente nel regolamento.

Rimane sempre valido il fatto che il detentore dell’animale debba evitare che i rumori, come gli abbai, disturbino le altre persone. Il divieto, ove previsto, riguarda sia i proprietari che gli inquilini.

Fonti | Corriere Fiorentino; Gazzetta Ufficiale