Veganuary 2024: i consigli Ohga per un fare un mese senza carne e alla scoperta del plant-based

Veganuary significa provare a mangiare vegano per il mese di gennaio. Se sei un amante dei cibi vegetali non sarà così difficile, se sei un habitué della carne può essere un’occasione per apprezzare qualcosa di diverso, in ogni caso tentar non nuoce. Segui i nostri consigli e raccogli la sfida.
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Evelyn Novello 4 Gennaio 2024
In collaborazione con Dott. Simone Gabrielli Biologo nutrizionista

Cosa ne diresti di abbandonare la carne per un mese? Ci hai mai pensato? Alcuni sapori sono molto differenti, altri sorprendentemente simili, altri ancora ti possono quasi stupire. Se ti piacciono le sfide e hai a cuore il benessere del Pianeta nella sua interezza, stai per leggere quello che fa per te perché è iniziato ufficialmente il Veganuary!

Ma come, non sai di cosa stiamo parlando? Veganuary (da vegan e january) è un'organizzazione no profit nata nel 2014 in Inghilterra che mira a diffondere la cultura della dieta vegana proponendola come una piccola prova: mangiare vegano per un mese, quello di gennaio. In un mondo in cui mangiare prodotti di origine animale era, ed è, la norma, Veganuary da 10 anni cerca di avvicinare le persone a un'alimentazione che riduce al minimo l'impatto ambientale della filiera e che considera essenziale tanto la salute umana quanto quella animale.

Se non ti abbiamo convinto, i motivi per raccogliere il guanto di sfida sono anche numerici. Per produrre un solo chilo di carne sono necessari ben 15.400 litri di acqua mentre per un chilogrammo di ortaggi di stagione ne bastano 335. Per la stessa quantità di alimenti variano anche le emissioni di gas a effetto serra, in prevalenza CO2, per gli ortaggi vanno da un minimo di 255 grammi a un massimo di 5020, per la carne questo valore oscilla fra 6270 e 58.445. Gli studi confermano, quindi, che le diete vegane e vegetariane hanno emissioni di gas serra, consumo di suolo e di acqua sostanzialmente inferiori rispetto alle diete contenenti carne.

Se il cambio di rotta ti intimorisce un po', tranquillo, Ohga, grazie alla collaborazione del Dott. Simone Gabrielli, biologo nutrizionista, ti è vicino e ti consiglia qualche semplice trucco che renderà più facile e piacevole il tuo Veganuary. Dopodiché ti basterà andare sul sito veganuary.it e scaricare la loro proposta di ricettario. E chissà, magari proseguirai con questo menù anche oltre gennaio.

Ritorna alle origini

Forse pensi alla dieta vegana come a una moda, a una strana invenzione moderna. Beh, in realtà ti basterà tornare indietro con gli anni per scoprire che tanti alimenti consumati dai nostri nonni sono vegetali, pensiamo anche solo ai cereali e ai legumi, la principale fonte di proteine per chi non mangia carne. "La buon vecchia dieta mediterranea – conferma Gabrielli – prevede l'utilizzo di tanti alimenti di origine vegetale come frutta, verdura e legumi. Questi ultimi, per esempio, sono un alimento spesso dimenticato ma che tradizionalmente era presente nelle cucine tipiche delle nostre zone".

Se sai che i legumi ti provocano gonfiore è solo questione di abitudine. "Se  soffri di gonfiore forse non sei abituato a introdurre fibre, una classe di molecole utilissime per la salute del nostro intestino – continua Gabrielli – Il consiglio che posso dare è provare ad introdurre i legumi poco per volta, preferendo, all'inizio, legumi decorticati che possono essere facilmente digeribili"

Spazio alle alternative

Accettare la proposta del Veganuary vuol dire trovare delle alternative ad alcuni ai piatti che di solito si trovano sulla tua tavola, ma vediamo il lato positivo, cambiare può anche far bene, purché si tratti di cibi salutari. Ti avevamo già dato delle proposte gustose e bilanciate alla carne, e per preparare alcuni di questi piatti ci vuole davvero poco.

Un modo molto soft per sperimentare l'alimentazione vegana è sostituire le proteine animali con alimenti a base di soia e preparare, ad esempio, un panino hamburger con un burger vegetale, in questo modo la forma e alcuni sapori non saranno così diversi dal solito. In commercio ce ne sono di molti tipi e, se bilanciati, vanno benissimo per abituarti al gusto.

Esattamente come quelli di carne, attenzione però a non esagerare con questi prodotti processati, "anche se vegani potrebbero contenere sale e grassi in eccesso – spiega Gabrielli – Va bene provarli o inserirli nella propria dieta una o due volte a settimana ma sempre meglio provare a replicare questi prodotti in casa, controllando così le quantità di sale e grassi da aggiungere"

Tempo al tempo

Rinunciare in toto ai prodotti di origine animale non è così semplice se parti da una dieta onnivora e non è nemmeno corretto pretendere da te stesso che tu faccia questo passo da un giorno all'altro. Se il Veganuary è, in teoria, una prova che dura un mese, puoi concederti almeno una settimana di dieta vegetariana, in cui, cioè, elimini solo carne e pesce. Se, invece, parti già da questo regime alimentare, sarà più semplice compiere subito lo step successivo. Nel caso in cui ti piacesse e volessi proseguire anche oltre gennaio, ricordati di assumere integratori di vitamina B12 e, per farlo nel migliore dei modi, è sempre bene rivolgersi a un nutrizionista.

Zero sensi di colpa

Una sera hai ceduto alla mozzarella di latte vaccino? Non farti abbattere dai sensi di colpa. Non succede nulla se ti lasci tentare da un prodotto di origine animale ma l'importante è non fermarsi al primo errore. D'altra parte siamo cresciuti con un'alimentazione per lo più onnivora e alcuni sapori ci sono più familiari di altri e, quindi, è più probabile che ci piacciano di più. Pensa però, ai tanti vantaggi sia in termini di salute che in termini di sostenibilità ambientale che ti potrà dare una dieta vegana e cerca di mantenerla per più tempo possibile.

Superato il mese di gennaio, sta a te decidere come proseguire. Puoi mantenere uno stile di vita vegano, passare al vegetariano o scegliere di essere flexetariano. Quest'ultimo caso si riferisce a chi ha un'alimentazione prevalentemente plant-based, quindi vegetale ma con qualche sgarro. L'importante è che si tratti di una scelta consapevole e sana. Ora sta a te!

Fonti | Veganuary; Fondazione Barilla; "Vegans, vegetarians, fish-eaters and meat-eaters in the UK show discrepant environmental impacts" pubblicato su Nature Food il 20/07/2023; "The carbon opportunity cost of animal-sourced food production on land" pubblicato su Nature Sustainability il 7/09/2020