Viaggia Leggero: i migliori cammini europei? Li abbiamo in Italia, ma non li promuoviamo

Vuoi un’idea su come passare le tue vacanze in modo sostenibile e rispettando l’ambiente? Te la diamo noi: prova i cammini italiani, un esempio perfetto di turismo lento e verde.
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Rubrica a cura di Francesco Castagna
11 Luglio 2023

L'ultima cosa che ci verrebbe da fare durante l'estate è uscire e metterci a camminare sotto il sole e con il caldo. E ti capiamo, in realtà non è mai consigliato camminare quando le situazioni meteorologiche e climatiche non lo consentono. Se fa troppo caldo infatti, c'è il rischio che il tuo corpo consumi più energie del previsto. Per questo quando decidi di uscire durante l'estate è sempre consigliato avere con sé una bustina di zucchero, una borraccia d'acqua (o con un energy drink) e un cappello per il sole.

Fatta questa piccola premessa, sappi che tra le cose più belle presenti in questo Paese ci sono i cammini. Anche se poco sconosciuti ai più, questi itinerari sono un'ottima esperienza di turismo lento e sostenibile, alla scoperta delle bellezze dei paesaggi italiani. Se hai voglia di cominciare questa avventura, prova a rispettare anche l'ambiente. Passiamo ai cammini più belli da fare quest'estate.

Il cammino di Sant'Anna, il più alto d'Europa

Collocato nella parte meridionale del Piemonte, questo percorso ha origini dalla storia dell'apparizione della santa alla giovane pastorella Anna Bagnis. Il cammino termina proprio al santuario dedicato a Sant'Anna.

Tra l'undicesimo e il dodicesimo secolo, laddove è possibile osservare numerosi passo alpini, sorgono per iniziativa della Chiesa Cattolica diverse chiese, che con il tempo diventano ospizi per ospitare i viandanti. "Il nostro Santuario ebbe la stessa origine e venne dedicato, come riporta un documento del 1307 a Maria, la madre di Gesù", si legge sul sito del santuario, che come ti avevo anticipato si dice che ebbe luogo lì perché Sant'Anna indica alla pastorella Anna Bagnis la posizione.

Cammino di Sant'Anna – credits: Rinina25

È lungo 69,5 km e generalmente lo si fa in quattro tappe, se lo si vuole percorrere per intero. Piccola curiosità: quello di Sant'Anna è a tutti gli effetti il santuario più alto d'Europa. È raggiungibile da Cuneo attraverso la valle Stura di Demonte, oppure dal Colle della Lombarda.Durante l'estate fino a settembre il santuario ospita numerosi eventi, che puoi visualizzare sul portale del posto.

Le vie Francigene, l'unico riconosciuto dall'Europa

Un altro itinerario molto interessante da poter fare è quello delle vie Francigene, un percorso che passa per diversi Paesi europei, tra i più antichi del nostro continente. Il sentiero della via Francigena, Francisca o Romea, infatti ha origine a Canterbury, in Inghilterra, e termina in Puglia, nel sud Italia.

Nel 2024 questo itinerario compie 30 anni nell'albo degli "Itinerari culturali europei" ed è insieme al cammino di Santiago uno dei più importanti per importanza sovranazionale. Nato nel VI secolo per necessità strategiche dei popoli longobardi, il primo collegamento italiano fu realizzato tra la città di Pavia e le città meridionali di Benevento e Spoleto. Fu poi ampliata con la discesa di Carlo Magno, è in quel momento che prese il nome di "francigena", ovvero originata dalla Francia. La destinazione principale era Roma, dove aveva (e ha attualmente) sede il papato.

È importante sottolineare, appunto, che la via Francigena è un insieme di diversi percorsi, non uno solo. Ecco perché potrebbe sembrarti strano inizialmente che io ti parli di partenze e di arrivi diversi. In Italia questo complesso di sentieri è stato prevalentemente riscoperto negli anni '70, quando in Spagna è stato promosso fortemente il Cammino di Santiago. La maggior parte dei nostri percorsi era sommersa dal cemento, ma solo nel 2001, quando è stata creata l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), è iniziata la promozione di questo itinerario.

Il ministro Franceschini aveva proclamato il 2016 come l'anno dei cammini, in questa occasione il Mibact aveva pubblicato una mappa interattiva dei percorsi italiani. Lo scopo era seguire la direzione della Spagna, "Se prendiamo come riferimento il modello spagnolo, il primo modello da studiare è quello organizzativo. C’è un’associazione importante anche a livello istituzionale che cura manutenzione e promozione, per evitare che nel tempo venga a mancare la tracciatura in qualche tratto. Il secondo punto è l’accoglienza", si legge in un'intervista passata a Paolo Piacentini – Esperto Cammini del MiBACT.

Cammino minerario di Santa Barbara

In Sardegna non si va soltanto per farsi una vacanza al mare. Forse non ne eri a conoscenza, ma al sud dell'isola esiste un itinerario che sta prendendo sempre più piede, per rimanere in tema: il Cammino di Santa Barbara.

Stiamo parlando di 500 km in 30 tappe nel sud ovest della Sardegna, un percorso che si può vivere sia a piedi che in bicicletta. La prima tappa parte da Iglesias, mentre l'ultima termina o sui Monti Onixeddu, oppure con la processione di S. Barbara.

Foto da Cammino Minerario di Santa Barbara

È forse uno dei percorsi più caratteristici del nostro Paese, durante il quale si alternano scenari da mare a quelli da lago, fino a passare in luoghi affascinanti: le cave di barite.

Se vuoi camminare quindi sulla terra più antica d'Italia, prova questo tragitto dove mare, monti e miniere si fondono nel culto di Santa Barbara, la patrona dei minatori.

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Il mio interesse per il giornalismo nasce dalla voglia di approfondire tutto ciò che oggi giorno accade sempre più velocemente. Unisco altro…