Vivere con un animale durante la gravidanza riduce il rischio di allergie alimentari nel nascituro

Secondo un recente studio giapponese, pubblicato sulla rivista PLoS One, vivere in casa con un animale domestico può ridurre il rischio nel bambino di soffrire di allergie alimentari.
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Gaia Cortese 11 Giugno 2023
* ultima modifica il 11/06/2023

La convivenza con cani e gatti durante lo sviluppo fetale, può ridurre nel bambino il rischio di sviluppare allergie alimentari. A sostenerlo è un recente studio, pubblicato sulla rivista PLoS One, condotto dalla Dottoressa Hisao Okabe del dipartimento di pediatria della Fukushima Medical University.

Il team di studiosi ha esaminato il rischio dei bambini di sviluppare allergie alimentari fino all'età di tre anni, attraverso l’analisi dei dati raccolti per il Japan Environment and Children's Study, uno studio nazionale su tutte le gravidanze avvenute tra gennaio 2011 e marzo 2014, motivo per cui nella ricerca sono stati coinvolti più di 65mila neonati. 

I neonati che vivono in una casa con cani o gatti sembrano avere meno probabilità di sviluppare allergie alimentari.

Lo studio ha rivelato che l'esposizione durante la gravidanza o nei primi mesi di vita, ad animali domestici come cani e gatti, “ha ridotto le probabilità di una successiva allergia alimentare di circa il 14 per cento” e non solo il beneficio maggiore è stato “quando i cani vivevano in casa”, ma “vale anche se l'esposizione avviene durante lo sviluppo fetale”, ossia quando la mamma è in stato di gravidanza.

Va detto che non è che si sia dimostrato che siano gli stessi animali a ridurre il rischio di allergia alimentare. I vantaggi potrebbero essere la conseguenza di un determinato stile di vita o di specifiche caratteristiche genetiche del cane, per esempio; tuttavia diversi pediatri specializzati nello studio e nel trattamento delle allergie hanno affermato che i risultati “sembrano rassicuranti per i possessori di animali”.

"La scoperta che l'esposizione a cani e gatti è correlata a minori allergie alimentari sembra piuttosto solida e concorda con diversi studi precedenti", ha affermato James Gern, professore e capo della Divisione di allergia, immunologia e reumatologia dell'Università del Wisconsin. Il professor Gern in passato aveva già pubblicato un documento che dimostrava come le caratteristiche genetiche del cane riducessero il rischio di tutti i tipi di allergie, ma ha anche sostenuto che la nuova ricerca “aggiunge alla crescente letteratura che i contatti con gli animali domestici potrebbero avere molti benefici per la salute dei bambini”, nello specifico tassi più bassi di dermatite atopica, allergie respiratorie e asma.

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