A Cosenza l’anestesia si fa con l’ipnosi medica e la realtà virtuale: cos’è la sedazione digitale e che vantaggi offre

La sedazione digitale permette di sedare un paziente immergendolo in una realtà virtuale fatta di suoni, immagini e voci ipnotiche. Questo permette di ridurre fortemente l’ansia, lo stress, il dolore e di tutti gli altri effetti collaterali dell’anestesia classica, dimezzando poi anche l’uso di sedativi, ansiolitici e altri farmaci.
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Kevin Ben Alì Zinati 10 Maggio 2024
* ultima modifica il 10/05/2024

Tra i tanti luoghi e ambienti in cui ti aspetteresti di sdraiarti e indossare un visore per immergerti in una realtà virtuale, il più improbabile è sicuramente una sala operatoria.

E invece succede: all’ospedale di Castrovillari, in provincia di Cosenza, oltre alla classica anestesia indotta con i farmaci da tempo ormai gli impianti di pacemaker e le coronarografie si eseguono utilizzando la cosiddetta sedazione digitale.

I chirurghi intervengo cioè sfruttando una tecnica che permette di sedare un paziente attraverso l’ipnosi medica, riducendo fortemente l’ansia, dello stress, del dolore e di tutti gli altri effetti collaterali e dimezzando l’uso di sedativi, ansiolitici e altri farmaci.

Andiamo con ordine.

Quando un paziente viene trasportato in sala operatoria, prima dell’intervento viene sottoposta all’anestesia. A quel mix di farmaci pensato per placare il dolore inducendo uno stato di incoscienza e rilassamento generale del corpo.

Questa pratica ha permesso di rendere fattibili e a accessibili operazioni sempre più complicate e dunque di salvare vite ma ha sempre portato con sé diversi effetti collaterali per i pazienti.

Sto parlando della forte sensazione di nausea e vomito, vari disturbi dell’attenzione e della memoria così come mal di gola o lesioni a livello dentale.

Partendo dalla consapevolezza che l’effetto dell’anestesia è legato al sistema nervoso centrale, per diverso tempo la scienza ha ricercato un’alternativa capace allo stesso modo di ingannare il cervello inducendo lo stesso stato di incoscienza, senza però tutto quel carico di effetti collaterali, connessi all’utilizzo di determinati farmaci.

La risposta è stata trovata nella sezione digitale, nella combinazione cioè di farmaci con l’utilizzo della realtà virtuale tramite un visore.

Una volta indossato il dispositivo, il paziente viene immerso in un ambiente tridimensionale digitale fatto di suoni e immagini ipnotiche, con musiche, testi e voci che lo distraggono portandolo in uno stato di disorientamento spazio-temporale.

In questo modo il paziente si trova in uno stato modificato di coscienza, in cui “la percezione del dolore tende a scomparire e l'animo a concentrarsi sulla pronta guarigione ha spiegato ad Ansa il professor Giovanni Bisignani, direttore dell'Unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Ferrari di Castrovillari.

Ogni sessione di sedazione può essere personalizzata e la tecnica offere anche la possibilità di scegliere tra 8 universi visivi diversi, 8 ambienti musicali, e una durata variabile di 10 minuti e oltre 22 narrazioni ipnotiche.

La sedazione digitale può servire sia per distrarre il paziente sia come strumento combinato con anestetici e analgesici per indurre uno stato di incoscienza profonda durante un intervento chirurgico.

Come ti accennavo all’inizio, offre diversi vantaggi contro gli effetti collaterali dell’anestesia classica. “L’applicazione di questo visore di realtà virtuale induce la persona in uno stato ipnotico che riduce il suo disagio, rendendola più collaborativa e lasciandole un ricordo positivo. Al contempo, permette al medico di concentrarsi sulle procedure” ha concluso il prof. Bisignani.

Fonte | Ansa; Fondazione Veronesi

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.