Abitudini pericolose (ma forse è meglio chiamarle dipendenze)

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Quella che inizialmente è un’esperienza può trasformarsi senza che tu te ne accorga in un’abitudine e da qui degenerare in una dipendenza. Può essere un bicchiere di vino di troppo, una notte passata su un videogioco, ma anche un rapporto “malato” con il partner. Un viaggio alla scoperta delle dipendenze, anche quelle che non avresti ritenuto tali.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Rubrica a cura di Gaia Cortese
6 Maggio 2020

C’è la dipendenza dall’alcol, dal fumo, dalle droghe leggere e pesanti, dai videogiochi e dalle slot machine. Ci sono poi le dipendenze di tipo emotivo e comportamentale: dal partner, dal lavoro, addirittura dal proprio psicanalista. E poi ci sono altre piccole dipendenze, che forse poco possono nuocere, e che tutto sommato, passano quasi inosservate: penso alla dipendenza dal cioccolato, dalle quotidiane uscite per fare running, alla dipendenza dalla religione o alla voglia costante di provare adrenalina.

Le dipendenze possono essere di varia natura, ma hanno tutte una caratteristica in comune: generano assuefazione, creano un attaccamento, alterano lo stile di vita.

Certo se sono dipendente dal cioccolato fondente è sicuramente un problema minore rispetto all’essere assuefatto dal poker online, ma nessun tipo di dipendenza può essere sottovalutata. Sapevi, per esempio, che diverse persone si definiscono chocholics, vale a dire “dipendenti dal cioccolato”? Queste stesse persone affermano di provare una vera e propria assuefazione, di provare un immediato senso di appagamento nel momento in cui addentano una tavoletta di cioccolato e, al contrario, di accusare sintomi di astinenza nel momento in cui non riescono a soddisfare il proprio desiderio.

Molte dipendenze sono ormai riconosciute come patologiche, trattate e curate da specialisti, ma quante forme di dipendenza passano inosservate? Quanto rientra nella normalità, se è possibile definirla, una persona che per esempio si reca a pregare in Chiesa quattro, cinque volte al giorno? Li abbiamo chiamati "bamboccioni", ma che dire di tutti quei “giovani” adulti alle dipendenze, non solo economiche, dei propri genitori? E quando si è oltrepassato il confine tra una rispettabile dedizione al lavoro e una grave forma di workaholism?

Sono tante le domande a cui si cercheranno risposte in questa rubrica dedicata alle “abitudini pericolose”. Per capire quando un comportamento può diventare sospetto. Quando un'esperienza si trasforma prima in un’abitudine e poi in una dipendenza. Vogliamo capire qual è il meccanismo che fa scattare una dipendenza, come riconoscerla e naturalmente, come guarirne.

Questo articolo fa parte della rubrica
Con il segno zodiacale dei Gemelli, non potevo avere come unica passione quella della scrittura. Al piacere di spingere freneticamente tasti altro…